Elevated di Vincenzo Natali, in attesa di Splice…
In un'estate che promette di essere piuttosto fiacca nell'ambito della stagione Horror, c'è molta attesa per Splice.
Oltre al tema (decisamente attuale) della pellicola è soprattutto il regista, il canadese Vincenzo Natali, ad attirare l'appassionato del thriller fantascientifico che ancora lo ricorda per il geniale e claustrofobico "Cube" e lo attende al varco per il prossimo "Neuromante".
Dopo aver scritto "Cube", Natali realizzò un corto, Elevated, per trasmettere ai possibili finanziatori le atmosfere che voleva dipingere in Cube.
Vagabondando per Youtube mi sono imbattutto in una (pessima) registrazione di Elevated. 20 minuti di intrattenimento garantito (almeno finché non verrà rimosso), in attesa di Splice!
The Hunt for Gollum debutta online il 3 Maggio
Il 3 Maggio debutta online The Hunt For Gollum, a giudicare dal trailer, uno dei più curati fan-film in assoluto.
[Via BoingBloing]
Mostri contro Alieni, in 3D!
Fanatici dei B-Movies anni 50, prestate bene attenzione.
Un esperimento unico nel suo genere è stato portato a termine e, cosa incredibile, ha avuto successo.
Spiegare questo processo di arcana alchimia cinematografica non è cosa semplice.
Prendete la donna alta 50 piedi, il mostro della laguna nera, il Dottor K, Blob, un adorabile Kaiju e frullate il tutto. Allungate questo pappone mostruoso in modo da renderlo appetitoso anche per chi è nato 40 anni dopo le pietre miliari citate qui sopra, infine condite il tutto con tecnologia di proiezione 3D digitale di ultima generazione. Scagliate il risultato contro l'invasore alieno di turno.
Mostri contro Alieni non è solo un riuscito melting pot del decennio d'oro della cinematografia Sci-Fi made in USA, ma un film che riesce ad essere fresco, divertentissimo e spettacolare anche per chi non sa cogliere i numerosi riferimenti ai grandi classici, per motivi di gusto o semplicemente anagrafici.
Consigliato senza riserve in versione bidimensionale, Mostri contro Alieni è anche il mio primo film visto al cinema ad adottare la moderna tecnologia digitale RealD, finalmente sbarcata anche a Genova. RealD unisce la prassi vetusta delle lenti polarizzate (vidi lo Squalo 3 in un normale cinema di Savona già nel 1983, ma quella di RealD è una versione riveduta e corretta) con la proiezione digitale 3D da un unico dispositivo in grado di fornire un frame rate doppio (48 fotogrammi/s) con notevole riduzione dei costi rispetto alla tradizionale richiesta di due proiettori.
L'intero film è in 3D e la visione è molto confortevole, solo nelle scene più concitate si può avvertire un leggero sfarfallio nei personaggi in primo piano (che in questo caso sono quelli "fuori dallo schermo").
Insomma che aspettate?
Capolavoro SteamPunk su Youtube: The Mysterious Geographic Explorations of Jasper Morello
Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in "The Mysterious Geographic Explorations of Jasper Morello", uno splendido film d'animazione di 26 minuti, ad ambientazione Steampunk.
Il film narra le avventure di Jasper Morello, navigatore della flotta reale della città di Gothia, devastata da una misteriosa pestilenza che divora la carne dei suoi abitanti.
Il risultato è un riuscitissimo ed evocativo mix di computer graphics e silhouette animation, vincitore di decine di premi internazionali.
Il Paquito star di “The Orphanage”
Vi ricordate la tristissima storia del "Paquito" il piccolo computer clone dell'iMac creato da Intel e diffusissimo (un tempo) in spagna? Potete rileggerla qui, se lo desiderate.
Ieri, a circa metà proiezione del buon "The Orphanage" favola gotica prodotta da Guillermo del Toro ho avuto un sussulto!
Possibile che proprio "l'orfanello informatico" accolto al museo fosse diventato una grande star nell'apprezzato horror iberico?
Eppure è proprio così, l'inconfondibile schermo blu, la tastiera con il touchpad e addirittura la cornetta: si vedono benissimo tutti i segni distintivi di questo piccolo computer e non si può sbagliare.
Se vi capita di andare a vedere "The Orphanage" (che consiglio) fate caso a questo raro (in italia... e nel mondo... tranne evidentemente in spagna) PC, subito dopo la conferenza sul paranormale, appena viene introdotta la medium, sulla scrivania a destra.
G.I. Joe: Rise of Cobra – nel 2009 il live action movie dei G.I. Joe
Non so esattamente come ci sono finito, ma mi sono ritrovato sulla pagina della Wikipedia del film con attori in carne ed ossa di una delle linee di giocattoli/cartoni animati che più amavo da bambino: i G.I. Joe.
Il film "Rise of Cobra", previsto per il 2009, riporta sul grande schermo le avventure della squadra speciale americana, sempre in lotta con l'organizzazione terroristica "Cobra".
Confermata la presenza di molti eroi cari ai bambini di ieri, come Duke, Hawk (Dennis Quaid), Scarlett e Snake Eyes, ma soprattutto dei nemici di sempre capitanati da un Destro che promette molto bene (interpretato da Christopher "Ninth Doctor" Eccleston), con l'affascinante Baronessa (Sienna Miller) e l'immancabile Comandante Cobra (Joseph Gordon-Levitt) che vanterà un nuovo look, in quanto quello classico presenta troppe affinità con quello del Ku Klux Klan (sigh).
Sulla pagina della wikipedia si parla, per Gordon-Levitt, di maschera e trucco protesico sotto la maschera. Mi domando se verrà ripescata un'origine esistente per il comandante Cobra (spero non quella del film a cartoni animati degli anni '80) o se ne verrà creata una nuova per il film.
A giudicare dalle prime foto, i G.I. Joe hanno subito lo stesso trattamento cinematografico degli X-Man, e quindi saranno tutti dotati di attillatissime tute di pelle nera, tutte uguali, perdendo così il look da Village People dell'originale. Nostalgia a parte, non mi sento di biasimare i costumisti per la scelta.
A questo punto l'unico punto debole viene, secondo me, dal regista: Stephen Sommers (La Mummia, Van Helsing), decisamente esperto di film d'azione, ma nessuna delle sue produzioni passate mi ha particolarmente esaltato. Speriamo sia il film del riscatto.
Aspettando l'Ascesa di Cobra, possiamo ingannare l'attesa con il divertentissimo spot elettorale del Comandante Cobra, a mia insaputa candidato alle (appena) passate elezioni USA 2008.
Io avrei votato sicuramente per lui.
Mai imparare dai propri errori
Sono appena tornato dalla proiezione di Postal di Uwe Boll.
Eravamo le uniche persone in una sala da 140 posti.
Col senno di poi non è difficile capire il perché.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum
Tre sequel migliori degli originali
Vedere un sequel migliore dell'originale è qualcosa che non capita tutti i giorni.
In queste ultime settimane invece ho avuto la possibilità di vederne ben tre, uno al cinema e due in DVD:
L'Incredibile Hulk.
Se parliamo di cose verdi da guardare, anche passare un pomeriggio ad osservare dalla finestra le foglie che cadono è un'esperienza più esaltante dell' Hulk di Ang Lee.
Il nuovo film, tecnicamente non proprio un sequel ma una sorta di "reimagining", è quindi facilmente superiore del suo predecessore.
Con Iron Man che ha, secondo me, sollevato la media dei film supereroistici, diventa sempre più complesso valutare questo genere di film.
Considerate inoltre che non ho mai amato il gigante di smeraldo, ma mi sono trovato (troppo) spesso a leggerlo in quanto appendice ai Fantastici Quattro della Star Comics.
Fatta questa premessa, L'Incredibile Hulk è un buon film d'azione, gradevole alla vista, dalla trama semplice e lineare ma in fondo non noiosa.
Come Iron Man, anche Hulk é farcito di citazioni e seppur più cupo, trova il tempo di regalare qualche gag divertente per gli appassionati del fumetto (come quella dei pantaloni viola),
L'oramai standard cameo di Stan Lee è questa volta molto esplicito, ho trovato più buffo quello di Iron Man, ma anche questo non è male.
Nella scena della caverna sulla montagna, ho visto un chiaro riferimento al Frankenstein di Whale, al quale il personaggio indubbiamente assomiglia, mentre i richiami alla serie televisiva (con un altro cameo di Lou Ferrigno) sono troppi per essere citati.
Un film che di certo non passerà alla storia, ma che rappresenta senza dubbio un paio d'ore di svago e presenta inoltre, nella fantastica apparizione di Tony Stark, un pezzo del puzzle che introduce l'avvento del film dei Vendicatori (che attendo con ansia), trend iniziato con il famoso intervento di Nick Fury (purtroppo in versione Ultimate) alla fine dei titoli di coda di Iron Man.
Insomma, pellicola imperdibile per i fanatici, un discreto intrettenimento per tutti gli altri.
Alien VS Predator 2
Qui si va molto più sul soggettivo, credo.
Il primo film a mettere insieme i due mostri più famosi del cinema moderno non mi aveva troppo convinto. L'ambientazione glaciale tentava di ripercorrere le claustrofobie di Aliens senza neppure riuscire ad avvicinarsi.
Senza un grande regista alle spalle, Alien perde gran parte del suo fascino primordiale.
Portare i due giganti della fantascienza in città non mi è sembrata una grande idea, infatti ho saltato l'appuntamento al cinema, ma visto in DVD mi sono parzialmente ricreduto.
Premesso che la storia non cambia di una virgola, con gli umani posti in mezzo alla caccia di un Predator nei confronti della sua vittima preferita, il film è ben confenzionato ed evita ogni tentativo di creare atmosfere troppo complesse e difficili da gestire, puntando tuttalpiù a non annoiare lo spettatore, riuscendoci.
La sensazione è quella di trovarsi davanti ad un disaster movie più che un vero e proprio horror/sci-fi.
Inoltre per gli appassionati della saga degli Alieni Bavosi, la fine del film rappresenta un importante, seppur relativamente oscuro, prequel alle vicende che vedremo nel film di Ridley Scott e nei suoi seguiti.
Nulla di eccezionale, ma rappresenta quello che poteva essere Predator 2 e che non è stato.
28 Settimane Dopo.
Il film originale, 28 Giorni Dopo, non mi aveva per nulla convinto. Sarà stata la mia zombiefilia di vecchissima data ma quella pellicola mi aveva proprio lasciato indifferente.
Nella nuova istanza della vicenda, i registi hanno l'abilità di evitare i cliché del genere (non tutti, sarebbe impossibile) regalandoci uno degli horror più diretti, crudi ed angoscianti degli ultimi tempi.
Il dramma di una famiglia scampata al primo massacro è dipinta con violenza ed accanimento, oserei dire con un cinico sadismo.
La trama è ben costruita e tende a portare più volte lo spettatore (almeno quello che scrive) a pensare "Oh! Capisco dove vuole andare a parare, ma un'altra ora così non la reggo", salvo poi smentire il tutto pochi istanti dopo.
Proprio per l'estremo dinamismo della trama, le ambientazioni sono molto diverse tra loro, e si passa dalla guerriglia urbana ai claustrofobici cunicoli della metropolitana londinese, in modo repentino ma credibile.
Il vero punto di forza del film rimane la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto dei militari, che mi è piaciuta molto.
Peccato invece per un paio di dettagli iperbolici mutuati dal peggior cinema hollywoodiano (mi riferisco all'attacco dell'elicottero nel prato, e agli zombi che in alcuni punti del film muoiono con una pallotola al corpo, in altri si vedono camminare senza metà torace) che rovinano un po' il contesto, dato il genere, relativamente realistico.
Ottimo horror, da guardare a stomaco vuoto.
Sweeney Todd, vedi Freckles
Nonostante l'abbia visto giovedì scorso, non ho avuto tempo di parlarne sul blog, e così mi trovo superato in aggregatore (è un piacere) dalla mitica Anna, con la quale non posso che concordare sul giudizio riservato a questa straordinaria pellicola.
In generale mi piacciono i musical a tema (ovviamente horror/gotico) sono un Phan (cioè un fan del Fantasma dell'Opera) da almeno dieci anni, quando lo vidi per la prima volta all'Her Majesty che dalla prima dell'86 non ha più rappresentato altro. Ho anche apprezzato Notre Dame, mentre non ho mai sopportato il Rocky Horror Show.
Sweeney Todd è sicuramente il miglior musical che abbia mai visto al cinema, condivido la scelta di lasciare le canzoni in inglese sottotitolate (la scelta opposta voluta da Webber per il "Fantasma" del 2004 si è rivelata, a mio avviso, infelice) e la corrispondenza fra i personaggi e gli attori è perfetta, ognuno di essi sembra nato apposta per il ruolo assegnatogli.
Tim Burton è in stato di grazia, la narrazione è fluida ed avvincente e le scenografie, a basso uso di effetti speciali, sono perfette.
Se mi costringessero a trovare un difetto, comunque attribuibile al lavoro originale di Sondheim, è una certa ripetitività dei brani che ho trovato più funzionali che artisticamente travolgenti. Anche la sigla iniziale in CGI è di livello inferiore al resto della pellicola, ma questi sono solo dettagli.
In conclusione un film imperdibile per gli amanti del genere, e per dirla "a la Freckles": il film più bello che ho visto al cinema, almeno per quest'anno.
PS: Una curiosità, nel cast originale di Broadway (1979), la parte di Mrs. Lovett fu di Angela "La signora in giallo" Lansbury.