ebook mania? Prova su strada di 3 dispositivi e-ink
La vita a volte è proprio strana.
Come forse avete sentito, in Digitalia #3 ho fatto una domanda al nostro ospite Marco Traferri sul Kindle e in generale sulla situazione del libro elettronico, senza sapere che fosse un esperto del settore (questa sfumatura delle sue numerosissime attività su internet mi era proprio sfuggita).
Marco ha accennato ad un Ebook Club di Genova, del quale avevo sentito parlare perché uno dei fondatori gravita intorno all'All About Apple, anche se non ero proprio sicuro si trattasse di lui.
Scrivo di questa curiosa coincidenza sulla mailing list interna del museo Apple, e mi comunicano che lo stesso giorno questo signore aveva chiamato per sapere se potevamo prestargli un Apple Newton da portare alla Fiera del Libro di Milano, insieme ai sui ebook; testimonianza di uno dei primissimi dispositivi sui quali fosse possibile la lettura di un libro elettronico.
La persona in questione, è l'amico (ora che ne ho la certezza, posso nominarlo tranquillamente) Luca Calcinai, cofondatore dell' EBC-Genova, partner di Simplicissimus.
Prendo accordi con Luca per aprirgli il museo e consegnargli uno dei numerosi Newton disponibili in esposizione e lui è così gentile da portare con sè tre e-book reader per farmi una dimostrazione della tecnologia. I modelli che mi ha presentato sono un Cybook Gen3, un iLiad Book Edition e l'enorme iRex DR 1000 S.
Devo dire che il primo approccio è disarmante: il testo scritto è molto chiaro per un dispositivo elettronico, tanto che la prima impressione è simile a quella data dai cellulari in esposizione, dove lo schermo in realtà è un adesivo. Alcuni di questi modelli dispongono della capacità di prendere appunti direttamente sullo schermo, fattore che può aprire interessanti spunti in ambito didattico, anche se la risposta del display non è propriamente fulminea.
Usciamo dal museo per analizzare la leggibilità al sole, è ancora migliore di quella "indoor". Le interfacce sono tutte molto semplici, con grandi pulsanti per scorrere le pagine. La qualità di lettura è molto buona, molto più vicina a quella di un foglio di carta che a quella di un monitor.
Luca mi chiede di individuare i singoli pixel sullo schermo, compito molto difficile, allora analizziamo il display sotto una potente lente a lampada del laboratorio di elettronica del museo, e scopro che questa tecnologia presenta una forma di antialiasing veramente efficace. Con la lente si riesce ad individuare qualche scalettatura minima su alcune lettere, ma è come guardare una stampa laser. Inoltre Luca estrae la batteria da uno dei reader per farmi vedere come il testo rimanga comunque impresso sullo schermo. Eccezionale!
Naturalmente questi dispositivi non sono privi di difetti, il contrasto non è elevatissimo (grigio scuro su grigio chiaro), lo schermo soffre di un minimo di riflesso (paragonabile ad un LCD opaco) e soprattutto la lentezza operativa dei dispositivi li rende adatti, a mio avviso e al momento, alla sola lettura sequenziale dei libri. Luca ridimensiona inoltre le mie fantasie sull'uso degli ebook per i manuali tecnici. La funziona di ricerca del testo non è disponibile su tutti i modelli, e la lentezza rende comunque poco agile l'operazione.
Ho potuto sperimentare gli artefatti della tecnologia e-ink che affliggevano anche il Kindle prima generazione: al cambio di pagina lo schermo lampeggia leggermente, diventa nero, e alla fine il nuovo testo compare.
Insomma, la tecnologia è nuova, costosa ed imperfetta ma anche dannatamente promettente!
Se volete saperne di più e toccare con mano questi e altri dispositivi sappiate che EBC sarà presente alla Fiera del Libro di Torino, dal 14 al 18 Maggio, ospite di Simplicissimus Book Farm, pronti a tenere dimostrazioni e con un vero e proprio museo dell'ebook, con tantissimi modelli commerciali, prototipi e naturalmente il nostro piccolo Newton.
Ecco una piccola selezione di ciò che troverete a Torino (ci saranno altre sorprese!):
Il Cybook Gen3 è nero, in alto a sinistra, l'iRex è quello grande in basso a sinistra, e l'iLiad è argento, in basso a destra.
Per maggiori informazioni sulla presenza dell' ebook club di Genova a Torino, vi rimando a questo post. Alcuni dettagli sul programma sono invece qui.
Inutile dire che torneremo a parlare di ebook, e-ink e del futuro della stampa elettronica su questi lidi (o zone limitrofe )
L’invasione degli Ultra Condensatori è cominciata… da un cacciavite!
E' facile volare con la fantasia quando si parla di UltraCondensatori (o SuperCondensatori che dir si voglia): apparentemente offrono vantaggi a 360° rispetto alle normali batterie agli ioni di litio.
Ma dove sono i prodotti commerciali? E' tecnologia reale o l'ennesima promessa energetica non mantenuta?
I primi prodotti commerciali ad impiegare questa tecnologia, antica nella teoria ma rivoluzionaria nei materiali, stanno finalmente arrivando sul mercato, con grande anticipo rispetto alle più rosee previsioni.
Il primo che ho scoperto è il Coleman Flashcell Cordless Screwdriver, ovvero un cacciavite elettrico che al posto delle tradizionali batterie utilizza un supercondensatore FlashCell.
I vantaggi? Durata del condensatore praticamente infinita (sicuramente maggiore del resto dei componenti), ricariche anche parziali senza rovinare la cella, 90 secondi per una carica, minor impatto ambientale.
Immaginatevi l'effetto di vedere l'indicatore di carica salire in solo un minuto e mezzo!
Il prezzo? Accettabilissimo, soprattutto considerando la novità del prodotto: 80$!
L'ultracacciavite ha già ricevuto la "benedizione" di Sua Maestà Popular Mechanics che in una recensione svela anche la capacità operativa dichiarata: è circa la metà dei prodotti tradizionali (22 viti contro 37), ed in effetti anche le prove dimostrano un'autonomia non molto brillante, problema però reso meno grave dai rapidissimi tempi di ricarica (minuti invece che ore).
Oltre ai nostri sogni, gli ultracondensatori sono pronti ad invadere anche le nostre case!
Gli Ultracondensatori sono stati oggetto di un episodio di approfondimento di Tecnica Arcana.
[Via Security Now]
Ubuntu 8.10 gestisce gli UPS?
I casi sono 3:
- Non è mai capitato un blackout così protratto mentre ero su questo computer in un luuungo periodo di tempo
- Non ho mai fatto caso a questa eccellente funzione, in tutti questi anni.
- Oppure la gestione dell'alimentazione da UPS (almeno dal mio) è una novità di Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex
Ricordo che con Open Suse ero diventato pazzo per installare un demone solo per avere le letture dello stato della batteria.
Ottimo, si impara qualcosa anche da una tempesta come quella che in questi giorni sta sferzando l'Italia!
PS: l'UPS in questione è un American Power Conversion (APC) Serie CS, da 650 VA, collegato via USB.
Ultima settimana per partecipare al sondaggio sulla grafica per linux di Phoronix!
Solo una breve nota per ricordare a che fosse interessato che questa è l'ultima settimana per partecipare al sondaggio sulla grafica per Linux, hardware e software indetto da Phoronix.
Lo scorso anno i partecipanti sono stati 20.000, e questo genere di questionari è estremamente importante sia per gli utenti che per l'industria (almeno IMHO).
Ho compilato il questionario qualche settimana fa ma poi mi sono dimenticato di scriverne, e vorrei evitare di farlo ancora!
La scadenza è il 15 dicembre, il survey, che non richiede registrazione, si trova qui.
Alla ricerca di un Linux-PC? Attenzione all’intel GMA X4500!
So bene quanto è difficile, ma nel contempo esaltante, la ricerca di un PC ideale per l'amato pinguino.
Da queste parti si è sempre parlato di Intel levandosi il cappello, soprattutto per quanto riguarda le schede video integrate, ma in generale per il suo coinvolgimento attivo nel mondo dell'open source, come ben sa chi ascolta gli interventi registrati ad Ubuntu Live, su IT Conversations.
Proprio in questi giorni mi è arrivato un volantino in cassetta con le offerte di una catena della grande distribuzione e ho notato che, principalmente sui computer portatili, cominciano ad essere presenti esemplari dotati di acceleratore video Intel Graphics Media Accelerator X4500, destinato in futuro a soppiantare il collaudato X3100.
Proprio lo stesso giorno avevo letto su Phoronix, sito di riferimento per l'hardware su Linux, la recensione di una motherboard basata su chipset Intel G43, che integra questo acceleratore.
L'articolo più che una recensione, sembra un bollettino di guerra:
The motherboard exhibited no compatibility problems with Ubuntu 8.10 and the Linux 2.6.27 kernel. With using the LM_Sensors w83627dhg-isa-0290 we also had reliable readouts on the CPU voltage, +3.33V, +12.00V, case fans, system temperature, and CPU temperatures. When it came time to test the G43 X4500 graphics though, it wasn't exactly pleasurable. We had tested out the Intel GMA X4500HD back in July with the Super Micro C2SEA and it had worked out quite well. However, the open-source Intel graphics driver is currently going through some major renovations.
For months now they have been working on the Graphics Execution Manager for their memory management needs along with kernel mode-setting and other major components. This invasive work has caused a few regressions and other issues. With Ubuntu 8.10 and the Intel GMA X4500 found on the ASRock motherboard, the performance was terrible and the system would lock-up in games like Nexuiz. After these problems using the Intel 2.4 driver, we decided to try Fedora 10 Snapshot 3 since it ships with the newest Intel 2.5 driver and has integrated the latest GEM bits and other X.Org changes. When it came time to starting the X Server on this motherboard with the Intel X4500 graphics, we would experience a segmentation fault due to memory issues. The GMA X4500HD though hadn't generated a segmentation fault when using the same configuration.
Reverting back to Ubuntu, we then built the xf86-video-intel, Mesa, and DRM from git source, but still there were serious performance issues. The ASRock G43Twins-FullHD isn't to be blamed but it's squarely Intel with the major changes they have going on right now within their Linux driver.
Proprio in virtù delle parole spese in passato su Intel GMA, ho ritenuto doveroso segnalare l'attuale situazione.
I driver per questi chip grafici sono in una fase di profondo mutamento, dalla quale arriveranno grandi benefici, ma al momento é consigliabile evitarli, almeno se si desidera essere immediatamente produttivi.
Touchpad: scorrimento a due dita come sul Mac, su qualsiasi portatile Linux
[This guide is available in English on Wiz and Chips]
ATTENZIONE!! LE NUOVE ISTRUZIONI AGGIORNATE PER UBUNTU E KUBUNTU 8.10 INTREPID IBEX SONO IN FONDO A QUESTO ARTICOLO!
Ci sono cose sul Mac che, persino io devo ammettere, sono davvero ragguardevoli.
Una di queste, è lo scrolling a due dita sul touchpad dei Macbook e Macbook Pro. Il touchpad è comodissimo, se non si ha lo spazio o il piano di appoggio per un mouse, ma potrebbe essere davvero più usabile. E' possibile abilitare una zona sulla destra (a volte serigrafata addirittura sul pad stesso) per scorrere le pagine web o le interfacce del sistema operativo, ma personalmente la trovo scomodissima, perché ci finisco sempre durante i normali movimenti del puntatore.
Insomma, secondo me la soluzione Apple è ideale, ma richiede hardware appositamente progettato, hardware Apple. Oppure no?
Assillato dal dubbio, ho fatto un po' di ricerca. E i risultati sono stati assolutamente sorprendenti. Così sorprendenti da farmi domandare come abbia fatto a non averne mai sentito parlare prima, ma soprattutto a chiedermi come sia possibile che laptop di altri produttori non beneficino di questa capacità (brevetti?).
Ciò che segue vale solo per Ubuntu 8.04. Per la versione 8.10 seguire le istruzioni in fondo al post.
Su lucumr apprendo la sconvolgente verità: lo scrolling a due dita è possibile con moltissimi touchpad di marca Synaptics, che a quanto mi risulta ha praticamente il monopolio del mercato. Inoltre il driver Synaptics per Linux supporta lo scorrimento a due dita verticale ed orizzontale, al modestissimo prezzo di aggiungere due righe di configurazione a xorg.conf:
Option "VertTwoFingerScroll" "true"
Option "HorizTwoFingerScroll" "true"
Ricaricato X (ctrl+alt+backspace) scopro che il trackpad dell'Acer Aspire sul quale ho provato la modifica supporta alla perfezione lo scorrimento a due dita.
Proseguo la ricerca, su Ispirazioni Informatiche trovo che questa opzione è disponibile in Linux addirittura dal 2006, e che aggiungendo un'ulteriore riga a xorg.conf è possibile installare anche un bel pannello di configurazione grafica per queste nuove opzioni.
Ecco le istruzioni passo passo per abilitare questa funzione su Ubuntu (e sulle distribuzioni basate su GNOME, per le distribuzioni KDE basta, in genere, limitarsi a sostituire gedit con kwrite o kate).
1) fare un backup di xorg.conf:
sudo cp /etc/X11/xorg.conf /etc/X11/xorg.conf.synaptics
(ho l'abitudine di rinominare i file con qualcosa che mi ricordi l'operazione che mi apprestavo a fare prima della modifica, ma qualunque nome va bene)
2) aprire xorg.conf:
sudo gedit /etc/X11/xorg.conf
3) Aggiungere le tre righe
Option "SHMConfig" "on"
Option "VertTwoFingerScroll" "true"
Option "HorizTwoFingerScroll" "true"
alla sezione InputDevice di Synaptics, che apparirà quindi all'incirca così:
Section "InputDevice"
Identifier "Synaptics Touchpad"
Driver "synaptics"
Option "SendCoreEvents" "true"
Option "Device" "/dev/psaux"
Option "Protocol" "auto-dev"
Option "HorizEdgeScroll" "0"
Option "SHMConfig" "on"
Option "VertTwoFingerScroll" "true"
Option "HorizTwoFingerScroll" "true"
EndSection
4) Installare gsynaptics dai repository. (Si posizionerà in Sistema->Preferenze)
5) Riavviare X, o l'intero PC.
Oltre allo scrolling a due dita, se si abilita il tapping, anche questo può avvenire in modalità multipla:
Tap a 1 dito: click con il tasto sinistro del mouse
Tap a 2 dita: click con la rotella del mouse, in firefox apre il link in un nuovo tab.
Tap a 3 dita: click con il tasto destro del mouse [Grazie Claudio]
Per evitare problemi, consiglio di effettuare l'operazione solo con un mouse USB di emergenza a portata di mano.
Per chi fosse scettico, o per chi non ha familiarità con lo scorrimento a due dita ho messo su YouTube un breve video dimostrativo.
>>AGGIORNAMENTO 8.10<<<
Per Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex, Kubuntu 8.10 e probabilmente la maggior parte delle distribuzioni basate sul nuovo Xorg 7.4 la procedura è radicalmente cambiata.
A quanto pare abilitare SHMConfig è sconsigliato in un ambiente multiuser "untrusted", ovvero nel quale non conoscete o non potete fidarvi a priori degli altri utenti.
Il modo più sicuro per abilitare lo scorrimento a due dita in questo caso è utilizzare un file XML per l'Hardware Abstraction Layer con le impostazioni per questa funzione.
Il file deve contenere questo testo:
<?xml version="1.0" encoding="ISO-8859-1"?><deviceinfo version="0.2"> <device> <match key="input.x11_driver" contains="synaptics"> <merge key="input.x11_options.SHMConfig" type="string">On</merge> <merge key="input.x11_options.TapButton2" type="string">3</merge> <merge key="input.x11_options.TapButton3" type="string">2</merge> <merge key="input.x11_options.VertTwoFingerScroll" type="string">1</merge> <merge key="input.x11_options.HorizTwoFingerScroll" type="string">1</merge> </match></device></deviceinfo>
ed deve essere salvato come:
/etc/hal/fdi/policy/11-synaptics-options.fdi
Se non avete familiarità con linux seguite queste semplici istruzioni:
- Scaricate il file già pronto che ho preparato per voi, nella vostra home (esempio /home/carlo)
- Aprite il terminale, verificate di essere nella vostra home, e digitate:
sudo cp 11-synaptics-options.fdi /etc/hal/fdi/policy/
Riavviate il pc (riavviare X non basta più).
Lo scorrimento a due dita dovrebbe funzionare.
Abilitare GSynaptics e SHMConfig.
Se siete gli unici utenti sul vostro PC, o volete comunque abilitare GSynaptics (o QSynaptics per KDE) dovete creare il file:
/etc/hal/fdi/policy/shmconfig.fdi
contenente:
<?xml version="1.0" encoding="ISO-8859-1"?>
<deviceinfo version="0.2">
<device>
<match key="input.x11_driver" string="synaptics">
<merge key="input.x11_options.SHMConfig" type="string">True</merge>
</match>
</device>
</deviceinfo>
Ancora una volta ecco le istruzioni semplificate:
- Scaricate il file già pronto che ho preparato per voi, nella vostra home (esempio /home/carlo)
- Aprite il terminale, verificate di essere nella vostra home, e digitate:
sudo cp shmconfig.fdi /etc/hal/fdi/policy/
Riavviate il PC.
Cercate ed installate gsynaptics con il vostro gestore dei pacchetti.
E' tutto, verificato su Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex
[ Fonti: help.ubuntu.com e jann.is ]
Esperimenti di video HD: e-Dog World Penguin
Qualche mese fa, per il mio compleanno, mi è stata regalata da un gruppo di amici capeggiati da Francesco (che in questi giorni ha compiuto a sua volta gli anni, auguri!), una fotocamera compatta Panasonic DMC-FX100, da 12 MegaPixel.
Una delle funzioni che non avevo ancora avuto la possibilità di provare, è la registrazione di video HD Ready, ovvero alla notevole risoluzione di 1280x720, anche se limitati a 15 fotogrammi al secondo.
Ne approfitto per mostrarvi il mio nuovo ravatto musicale, l'e-Dog World Penguin (i-cy), disponibile da Mediaworld in offerta a meno di metà del prezzo di listino (9 euro e spiccioli contro oltre 25), e detto fra noi, non vale un centesimo in più del prezzo in offerta, anche se è un pinguino, e tutti amano i pinguini.
L'esperimento mi sembra ben riuscito, la quantità di dettaglio del video ad alta definizione è sicuramente elevata, basta guardare i riflessi della finestra sulla superficie lucida del piccolo amico digitale. Magari potrà tornare utile per piccole recensioni o tutorial, non mi aspetto molto di più dai 15fps, anche se è sempre possibile registrare a 30fps nella pur sempre notevole risoluzione di 848x480 (16:9) o la tradizionale 640x480 (4:3). Nessuna illusione sul formato, è Motion-Jpeg, anche se con il costo delle memorie attuali il problema si fa sentire meno.
Un un'ultima nota: congratulazioni a Vimeo: non solo permette l'upload di video in HD (riconosciuti automaticamente dalla risoluzione) e offre 500 mega di upload alla settimana, ma è semplicemente il servizio di video più facile ed immediato che abbia mai incontrato.
Come al solito, non è possibile vedere il video in HD dal player integrato sul post. Bisogna recarsi alla pagina su Vimeo cliccando qui.
Una tastiera da vero “DeathLord”!
Prodotta dalla tedesca GreyBusters è una vera gioia per gli occhi, almeno per i miei!
Grazie Alberto, è così bella che dispiace usarla!
WiFi USB per Linux: Amici Taiwanesi, apprezziamo lo sforzo!
Come forse avete notato, e come è comune a molti liguri, ho una certa predisposizione al mugugno.
Ed uno degli argomenti preferiti, già affrontato anche su TA, è l'assenza di indicazioni sul supporto linux sulle confezioni dei prodotti informatici, anche quando sono perfettamente compatibili.
Girando per il MARC di primavera, l'amico Roberto Odino, che ha una sorta di sesto senso per i buoni affari, mi ha fatto notare questo prodotto, che al contrario di molti concorrenti vantava sulla scatola il supporto a diverse distribuzioni di Linux:
La schedina è stata montata su Ubuntu 8.04 (mio) per provarla, è stata riconosciuta all'istante e si è messa subito a cercare gli Access Point nelle vicinanze.
La penna Usb WiFi era un regalo per un amico, montata sul suo Ubuntu 7.10 è stata nuovamente riconosciuta automaticamente e ha agganciato istantaneamente l' HAG wireless di fastweb.
Messa un poco sotto pressione però tutto si è bloccato, l'indicatore dava segnale, ma la spia sulla penna si è spenta. Problema non direttamente imputabile alla penna, è bastato disabilitare il supporto IPV6 di Gutsy per tornare a far funzionare tutto alla perfezione (WPA): navigazione, streaming e p2p.
Il segnale ricevuto è forte e costante, molto più presente che con la Netgear WG111v3 installata su Windows, e sembra essere particolarmente insensibile all'apertura e chiusura delle porte delle stanze e alle persone davanti al computer, che portano una degradazione massima dell 1%.
Credo che molte aziende dovrebbero seguire l'esempio di Edimax, anche se a leggere bene la scatola si nota una divertente distrazione:
Ecco per i più curiosi, un estratto dal tail del log del kernel:
phy1: Selected rate control algorithm 'simple'
usbcore: registered new interface driver rt73usb
e l'immancabile lsusb:
Bus 005 Device 003: ID 148f:2573 Ralink Technology, Corp.
Come forse avrete già intuito questo post conclude la saga linuxiana dell'amico Francesco!
Samba Lento? Cambia scheda di rete!
Finalmente ho risolto un altro problema di rete che mi assilla da parecchio tempo e mi è costato mille sotterfugi per arginare i disagi senza mai porvi rimedio.
Il sintomo è agghiacciante: Samba trasferisce file all'assurda velocità di 200-300 Kb/s (hai letto bene KiloByte!) mentre gli altri servizi di rete sembrano funzionare opportunamente ad una velocità dignitosa.
Avevo letto da più parti che se tutti i trucchi di configurazione legati a Samba non funzionavano, allora la soluzione poteva essere quella di cambiare scheda di rete.
Io su tutti i mie computer più anziani, monto una D-Link DFE-538TX comprate in blocco anni fa, basata sul chip Realtek RTL8139/8139c, tecnicamente supportato in linux, anche se non propriamente esente da qualche problema.
Ora questi computer sono in esaurimento e ho notato che il problema continua a ripresentarsi anche con computer con schede di rete diverse e migliori.
Un po' di logica suggerisce che il problema, essendo il computer con Windows sempre lo stesso, doveva risiedere proprio lì.
Insomma, acquistando al Marc per soli 5€ una scheda di rete bulk Compaq NC3123 che monta un processore di tutt'altra classe (l'intel 82559) ed installandola sulla macchina con Windows, senza nessuna altra configurazione i problemi di Samba si sono risolti.
Bye Bye lentezza di Samba!