CoM – Il Blog di Carlo Becchi Compreresti un Raggio della Morte usato, da quest'uomo?

14mag/08102

Ubuntu 8.04 LTS : Recensione ed Analisi


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Il piano era questo: installare Ubuntu 8.04 LTS "Hardy Heron" godere delle novità e veloce come un lampo realizzare un episodio speciale di TA.

Il piano però non è andato esattamente come preventivato...

Ubuntu 8.04 LTS introduce molte novità e compie notevoli passi avanti nell'attenzione ai dettagli, nell'integrazione e nella semplicità d'uso, grazie anche alla nuova versione di Gnome, che migliora costantemente ad ogni release. Il nuovo processo di installazione è ancora più semplice ed intuitivo, e sono certo che i nuovi utenti si troveranno a loro agio. Molte operazioni sono diventate ancora più semplici, l'aspetto estetico diventa più elegante ad ogni release e si comincia ad intravvedere una cura quasi maniacale per i particolari, sinonimo di un progetto maturo.

In questo periodo ho avuto tra le mani un computer "nuovo" per me, nel senso che non ho l'ho mai usato prima, e non ho mai installato Ubuntu su di esso. Sulla carta il suo hardware è piuttosto amichevole nei confronti del pinguino: e' un laptop Acer Aspire 5510 con Pentium M 2.0 Ghz, piattaforma Intel Centrino e chip grafico ATI Radeon Mobile X700.
Ho creduto che fosse un esperimento estremamente interessante installare la nuova release "Hardy Heron" ed utilizzarla in modo esclusivo (come d'altronde faccio sugli altri PC di casa, escluso uno in cui sopravvive un XP in dual boot) per rendermi conto quale potrebbe essere la prima esperienza di un nuovo utente su hardware che conosco poco, una sorta di simulazione di prima installazione su un Pc qualunque insomma.

In questi circa 4 anni, è capitato decine di volte di installare Ubuntu su computer non miei, di amici e parenti ed è alla luce di questi eventi passati che a malincuore , in questo post vi racconterò perché, per me, l'esperienza di installare Ubuntu 8.04 LTS è stata la meno esaltante in assoluto mai sperimentata con il sistema operativo di Canonical.

Ci sono alcune cose che non mi sono piaciute o non hanno funzionato a dovere in questa release, alcune sono soggettive rispetto alla persona, ovvero non piacciono a me, altre sono soggettive rispetto alla macchina, cioè hanno presentato problemi con il questo computer. Niente di ciò che leggerete tra poco è una verità assoluta, ma dal momento che non sono tipo da inserire un live CD aprire un browser e se appare la pagina di Google esclamare "questo è il miglor sistema operativo della storia" e spegnere il computer, ecco un onesto e dettagliato resoconto di cosa è andato storto in queste prime due settimane (abbondanti) di uso esclusivo di Ubuntu 8.04.

Le mie impressioni:

La rete.

Usando i miei computer in una rete mista, la condivisione delle cartelle mediante Samba è chiaramente uno dei primi fattori che valuto.
Forse ricordate quella bella applicazione che permette un controllo centralizzato delle condivisioni Samba e native presente nel menu di amministrazione delle precedenti versioni di Ubuntu. Il nome di quella applicazione è Shares-admin.
La scoperta della rimozione di Shares-Admin vi posso assicurare che mi ha gettato nello sconforto per lunghissimi minuti. Ok, ma la condivisione da menù contestuale funziona ancora e... sorpresa! E' tutta nuova! Infatti la vecchia applicazione lascia al posto alla condivisione delle cartelle di Nautilus mediante Usershares. Finalmente anche per i nuovi utenti per i quali Samba è solo un ballo, condividere una cartella in rete con windows è (quasi - con samba non si sa mai... ; - )) un gioco da ragazzi.

"Ehi, certo che voglio che imposti i permessi alla cartella per me, caro Nautilus". : - D

Però Shares-Admin non c'è più. Ed era comodissimo oltre ad essere il punto di riferimento per la configurazione delle condivisioni. Avere la lista di tutte le cartelle condivise in un'unica finestra nel quale poter aggiungerne altre, modificarle, o rimuoverle era una di quelle cose di cui rimpiangi la mancanza solo quando non c'è più. Ma un "dettaglio" mi fa veramente imbestialire: Shares-Admin non serviva solo a condividere ma anche ad impostare semplici variabili di Samba.
Ora, non voglio credere che dopo anni, per cambiare il nome del gruppo di lavoro di Samba nell'acclamato (da me per primo) Ubuntu si debba tornare ad editare a mano smb.conf.
Ho davvero perso una serata per cercare come fare. Giuro. Certo si fa presto a far sudare il nano o il geditore ma avete presente quelle scene al buio... lo sfigato illuminato solo dallo schermo del pc, con le goccie di sudore che scendono mentre le sue convinzioni, solide come il cemento, cominciano a vacillare...

"Ci deve essere da qualche parte, ne sono sicuro! SICURO! In Ubuntu le cose vengono aggiunte, sostituite, MIGLIORATE! Mai rimosse arbitrariamente! Ci deve essere! Capitano Nemo! Mi sono perso nel Nautilus!"

A fa passare un paio d'ore con una crisi isterica ci vuole veramente POCHISSIMO, ve lo assicuro.

Comunque due tre (quattro?) settimane dopo, un modo per cambiare il gruppo di lavoro da "GUI" ancora non l'ho trovato.
E per citare il sempre opportuno Linux Action Show (loro cercavano il tool per il firewall, quello io lo sapevo che era a linea di comando, gne gne : - D) "Qualunque cosa che debba essere cercata per più di 6 minuti non merita di essere recensita". Figuratevi per due (quello che è nel frattempo...) settimane.

In compenso ho scoperto che shares-admin è ancora disponibile anche se non presente del menù (da console, senza sudo, con la nuova gestione delle policy utente lo si "sblocca-suda" dopo): ovviamente non ha la lista delle condivisioni che non sono più in smb.conf come detto sopra, ma permette di cambiare il nome del workgroup.

Se...

..sai cos'è una rete SMB, un workgroup, se sai che per vedere le cose i pc devono essere nello stesso workgroup, se sai che cos'è Samba e se, per finire, l'arcangelo Gabriele ti annuncia che shares-admin è ancora lì o di ordina di installare system-config-samba o quello che volete.

"Tu sudo nano /etc/samba/smb.conf con dolore"

Sarcasmo dirompente tipo trombe di Jerico, stasera... ma capite bene che ai fini dell'esperimento "Carletto - long time listener, first time installer" non è proprio un buon risultato.

Avrei voluto un'applicazioncina ina ina installata di default che facesse le stesse 3 cose che faceva shares-admin con Usershares. Chiedo troppo? ... Ci vediamo tra 6 mesi, ok?

Nel caso in cui tu, lettore, fossi in procinto di commentare cose del tipo "C'era scritto durante l'istallazione, basta cliccare col destro qui o col sinistro là, o sussurrare al microfono ...
Sii delicato. Potrei accusare il colpo.

Tralasciando la condivisione ma rimanendo in ambiente di rete devo dire che il nuovo Network Manager è impeccabile! Con l'hardware supportato per il WiFi (centrino nel mio caso) è stabile e privo delle incertezze che di tanto in tanto si presentavano con il Gibbone. Segnale potente e costante in ogni condizione: in chiaro, WEP, WPA, WPA2, WPA+WPA2, WPA+WPA2+BFG9000, WPA+WPA2+BFG9000+FiloSpinato ecc. ecc.

Invece, visto che il blogging del dolore con i casi umani che piangono tira sempre, ecco un altro problema di rete rognosissimo da identificare e che mi ha fatto perdere un'altra serata.
Arrivato alla condivisione da Windows noto un evento bizzarro: Da Windows vedo le condivisioni di Ubuntu ma Ubuntu non ne vuole sapere di vedere Windows (come dargli torto? Ma non è il momento di fare gli schizzinosi!).
Ho detto che questo problema si è dimostrato rognoso da risolvere perché legato ad un fattore che non ti aspetteresti in una rete locale: la gestione dei DNS!
Avevo appena impostato il router per usare OpenDNS. Ubuntu li importa dal router via DHCP e samba li usa in prima istanza anche per provare a risolvere i nomi dei computer in rete locale.
Fino a qui nulla di strano, se non fosse che OpenDNS ad una richiesta di un nome di dominio inesistente, pensa bene di rispondere, invece che con NXDOMAIN, con un IP fasullo, come ho scoperto sniffando i pacchetti con lo squalo del cavo:

WireShark scopre l'arcano
208.67.217.132??? Ma quando mai???

Si può fare un workaround noioso: bisogna elencare in host.conf (o attraverso network manager) le coppie nome(alias)-ip per ogni computer che si vuole raggiungere con la condivisione...
Chiaramente non è colpa di Samba né di Ubuntu, anche se con Windows il problema non si pone.
Pare si possa anche agire sul pannello di controllo di OpenDNS, ma per un paio di PC io ho fatto a mano.

Purtroppo il fastidioso problema del Firewall Firestarter che blocca il broadcast netbios e quindi samba, è ancora ben presente (soluzione) e i simboli che indicano la condivisione hanno la brutta abitudine di andare e venire un po' come gli pare, anche se recentemente si sono stabilizzati probabilmente a causa di uno dei numerosissimi aggiornamenti. In compenso adesso Firestarter è solido come una roccia, in Gutsy crashava circa ogni ora.. : - )
Tuttavia Firestarter non è un'applicazione installata di default, anche se molto diffusa.

L'applicazione con la lista dell'hardware.

Non c'è più. E questa volta non ho una spiegazione logica. Era comodissima e non mi sembra proprio sia stata sostituita con qualcosa di analogo.
Inutile dire che arrivare a casa di un amico convinto a fare un giro di prova dopo che si sono decantate le lodi di Ubuntu per anni, specificando per tranquillizzarlo che volendo la linea di comando non serve quasi più, e sentirsi chiedere : "Non ricordo esattamente il modello di scheda video, puoi controllare?" e rispondere "Ma... un volta c'era una bella applicazione ma non c'è più... era proprio qui..." mentre sconsolato digito lspci da console non è una grande esperienza.

Firefox 3 beta 5.

Qui parto davvero prevenuto. Long Term Support non vuol dire per definizione che il sistema debba essere più stabile e collaudato delle normali release. Ma di fatto, essendo dichiaratamente un prodotto nato per venire incontro alle realtà enterprise, è quello che poi a torto o a ragione ci si aspetta, avvallati dal fatto che spesso i progetti più "rivoluzionari" (doveva essere il nuovo design dell'interfaccia grafica in Hardy) vengono tenuti fuori dai rilasci LTS.
In quest'ottica, trovo davvero difficoltà a giustificare l'inserimento come unico browser installato una beta di Firefox 3.

Tuttavia se avesse funzionato a dovere mi sarei volentieri ricreduto. Ma non è successo.

Molti si lamentano dei continui crash del nuovo firefox: non mi è mai capitato, devo essere sincero. Ma ci sono delle volte in cui già dall'avvio Firefox incespica in continui e fastidiosi, seppur temporanei freeze. La memoria occupata é ancora mastodontica, si superano i 150 mega troppo facilmente, per fortuna il nuovo GNOME è ancora meno esoso (e sempre più bello IMHO) e difficilmente si superano i 600 mega complessivi di Ram occupata dal tutto il sistema (compreso firefox, Evolution, Transmission, Skype, e Openoffice!!).
Ho avuto problemi con l'impaginazione di un paio di siti, alcuni sono innacessibili, un esempio a caso (non proprio a caso): il sito del survival horror Penumbra Overture (sistemato nel frattempo): volevo scaricare il demo ma con Firefox 3b5 non viene visualizzato il controllo dell'età quindi ciccia). Scopro mentre scrivo che lo stesso editor di dBlog ha problemi. Il pulsante OK della la finestra di popup per l'inserimento del link è inchiodato anche se chiudendola con le cattive ([x]) il link rimane lo stesso.
Dopo aver segnalato le varie magagne con l'apposito form, ho installato Firefox 2, mi sembra molto più logico fornire un prodotto stabile e maturo e lasciare a chi è esperto e temerario di installare la beta se desidera provare l'ebrezza di attendere davanti ad una finestra diventata grigia (con compiz).

Pulse Audio.

Inutile dire che che questa era una delle novità più attese, sia perché permetteva di inserire un altro segno di spunta nelle funzioni di Windows Vista disponibili anche in Ubuntu, sia perché l'audio sotto il pinguino può essere oggettivamente ancora ostico.
Pulse Audio è installato di default, ma molto nascosto. Nessuna delle applicazioni di controllo è presente in installazione.
Per quanto riguarda il funzionamento... beh, la questione è complessa: per le applicazioni preinstallate la compatibilità è pressoché garantita, e PulseAudio fa il suo lavoro.
Tuttavia una delle promesse di PulsaAudio non mi ha dato alcuna soddisfazione: l'hot plug.
Ho inserito una cuffia usb con chipset C-Media che uso da anni con Ubuntu anche per i podcast, ed è successo il miracolo: l'audio delle casse si è interrotto e nelle cuffie sono stato accolto da la musica di benvenuto: gaudio!
Però la musica di benvenuto è l'unica cosa udibile dalle cuffie (che evidentemente funzionano) perché non c'è stato verso di dirottare nessun tipo di audio attraverso gli strumenti di controllo di PulseAudio, neppure impostando le cuffie come dispositivo di default.
Dopo qualche inserimento e rimozione delle cuffie, tutto crasha drammaticamente, a volte coinvolgendo anche GNOME!
Ci sono poi problemi con le applicazioni non preinstallate, open source e non. Ad esempio Skype ha di tanto in tanto qualche problema, Firefox + Flash non usano il server PulseAudio [si risolve così], e mi sono trovato spesso col PC completamente muto, a causa del lock delle risorse audio da parte di qualche applicazione.
Insomma, ho come l'impressione che saremmo potuti rimanere con l'accesso diretto ad ALSA ancora per un po'... soprattutto considerando che è una versione LT... ok, ok la pianto! : - )

Skype Muto

Transmission.

Io adoro Deluge, ma capisco perché Transmission sia stato scelto come client bittorrent di default. E' snello, semplice ed estremamente chiaro. Però in tutte le installazioni che ho compiuto c'è un problema con l'associazione dei file torrent con l'applicazione, che bisogna ripetere a mano. Ok, ok è un dettaglio, ma avete idea di quanta gente fugge da Windows e dal suo TCP/IP messo in ... LOL.. aspettate... aspettate che ce la faccio... "sicurezza" dai vari limiti sulle connessione parziali aperte così ostico per il P2P? Beh, bisognerebbe accogliere queste persone a braccia aperte, non ad associazione rotta! : - )



La cura nei dettagli: il vero punto di forza dell'Airone.

Se Ubuntu 8.04 mi ha dato qualche grattacapo di troppo e per la prima volta mi ha trovato in disaccordo o quantomeno contrariato da alcune scelte compiute (sia chiaro, con l'umilta di ammettere tranquillamente che alcune possono essere nate da sfumature che non riesco a cogliere, ma ben fondate tecnicamente) devo altresì prendere atto con gioia degli enormi passi avanti compiuti nel "polishing" del -sistema ubuntu-.
Il lavoro di Canonical e di tutte le community grazie alle quali ubuntu esiste è stato ancora una volta straordinario: Debian, GNOME, X.org (ricordiamoci di loro di tanto in tanto) oltre ovviamente agli infaticabili Kernel Hacker e tutti gli altri impossibili da citare, hanno creato un sistema operativo che al netto dei problemi tecnici ancora presenti si conferma come punta di diamante ( per usare le parole di Shuttlewoth) non solo del mondo del Free Software ma del panorama generale dei sistemi operativi.
Sono rimasto colpito dal sistema di copia dei file tutto nuovo di GNOME, che dubito abbia eguali per praticità: con un click sul gosh... vassoio di sistema.. si può avere una visuale di tutte le operazioni di copia, locali e via rete in atto sul computer, senza citare nuovamente la rinnovata condivisione dei file!
Le nuove icone di notifica degli aggiornamenti sono chiare ed esplicative, e la presenza di aggiornamenti critici di sicurezza è ben segnalata: impossibile non notarli!
Possono sembrare piccoli dettagli ma per chi si avvicina per la prima volta a Ubuntu fanno una grande differenza, circa un pc su tre, nella mia esperienza con Gibbone e precedenti presentava il fastidioso problema dello schermo nero in fase di boot, che non ho più riscontrato con Hardy (anche se non ho ancora accumulato lo stesso numero di installazioni, sia chiaro!).
E poi... lasciatemi dopo tanto brontolare lanciare in un'esperessione di puro godimento... il controllo periodico del filesystem in modalità grafica è una goduria...

... perplessi di tanta esaltazione per un piccolo dettaglio?

Avete mai visto la faccia di un neo utente quando la schermata di caricamento si interrompe bruscamente presentando un pezzo del "log a schermo" di boot e torna in modalità carattere per il controllo del file system che viene attuato ogni tot mount del disco?
Il poverino è bombardato per tutto lo schermo con testo che non capisce, e neppure arriva a leggere l'ultima riga in cui l'arcano viene spiegato.
Sapete quante mani ho bloccato a pochi millimetri dal pulsante di reset?
Ora questo non accade, in basso nella schermata di boot appare una scritta che avvisa che nulla è fuori posto ma che è in corso un breve controllo del disco, non per problemi ma per periodicità. Viene indicata la progressione dello stesso e si avvisa che in caso di fretta estrema si puù interrompere pigiando semplicemente [ESC].
Credetemi, sono dettagli che valgono quanto il cubo di compiz o un subsystem audio solido (ehm...) ; - )

Vorrei aggiungere anche la mia sorpresa al supporto per l'alimentazione/risparmio dei portatili: con compiz disabilitato (vedi sotto) tutto funziona alla perfezione, sospensione, spegnimento del monitor (con Gutsy sul desktop non ha mai funzionato per più di 4 ore... mah), ibernazione, animazione sospesa, resuscitazione... ancora una volta una goduria. Con Compiz (e driver ATI proprietari, vedi sempre sotto), il computer si iberna e si risveglia con un piacevole quadro cubista sullo schermo.
L'indicatore di carica della batteria, spacca il secondo... se mi vedo un film e dice che ce la fa per due ore, ce la fa per due ore! : - )

Ecco, questo è quello che ho da dire in generale sulla nuova Ubuntu, ora torniamo all'esperimento e vediamo cosa è successo al PC di Carletto "First Timer":

Compiz + X700 + ATI Proprietari = BRUTTO! UPDATED 15/04
Funzionano, ma alcune icone nel "vassoio" sono poco responsive, inoltre non è possibile utilizzare alcuna applicazione Open GL (dai giochi agli screensaver) in quanto questa sarebbe afflitta da un fastidiosissimo flickering. Il problema non è al momento risolto, ma c'è qualche workaround (primo fra tutti disabilitare compiz se si gioca..)

Aggiornamento: Ho rimosso i driver proprietari, eliminato i pacchetti e reinstallato mesa, seguendo l'inizio di questo tutorial: al boot mi sono trovato in bassa risoluzione, ma un avviso prima del login mi ha permesso di installare i driver open source "ati" da interfaccia grafica, la stessa che c'era in gutsy e guarda un po' mi sembra sparita in hardy.
Compiz non funziona ma è possibile forzare l'avvio aggiungendo SKIP_CHECKS='yes' all'inizio di /usr/bin/compiz.
Rimangono alcuni problemi con i video che sembrano riprodotti solo in software, ma le applicazioni OpenGL funzionano a dovere.

Masterizzatore
Questa, mi spiace ma è tosta. L'Aspire non masterizza: o meglio masterizza malamente i CD ( a volte altre macchine o lui stesso non riesce a leggerli) e ha problemi insormotabili con i DVD riscrivibili: i DVD+RW non vengono neppure montati in lettura, i "-" sono montati e letti, ma non masterizzati.
Questo con tutte le appliacazioni comuni (Nautilus, GnomeBaker, Brasero) e la cosa non deve sorprendere in quanto sono tutti front end per gli stessi tool a linea di comando. Ci sono molte testimonianze di questi problemi e molti ticket aperti su launchpad. Ho accusato il colpo, devo essere sincero.


Hard Disk Lento.

Da GNOME, non proprio sempre ma quasi, copiare un file da disco allo stesso disco è un dolore, transfert rate di 3-4 Mbyte/s sono all'ordine del giorno, anche se HDParm riporta un dignitoso (per un portatile) transfert rate misurato di 25 Mb/S. Il problema è probilmente dovuto a Libata e all' Intel ICH6 e il suo combined mode e potrebbe essere anche alla base del problema del masterizzatore.
La situazione è abbastanza nebulosa (per me) e sconfortante, considerando la diffusione di questo south bridge.
Purtroppo i consigli del sito di LibAta per me sono stati poco utili: come la maggior parte dei portatili Acer il bios non ha impostazioni avanzate, le opzioni a linea di comando per il kernel non hanno funzionato. Non ho provato a ricompilarlo, comunque.

Ronf Ronf

Stabilità UPDATED 16/04

La stabilità generale e buona, e a volte anche con Firefox 3 si lavora tutto il giorno senza problemi, la risposta del sistema è in generale buona anche se ho l'impressione che con la 7.10 fosse un pelo più rapida, ma è solo un'impressione, appunto.
Purtroppo però mi sono trovato per ben tre volte con X crashato, ovviamente portandosi giù tutto quello che vi sta sopra, e lasciandomi con un palmo di naso davanti ad uno schermo a caratteri con gli ultimi messaggi di boot.
Per prima cosa un consiglio. Se vi trovate in questa situazione e non avete cose particolari da recuperare, il mio consiglio é di spegnere il PC in modo sicuro.
Infatti linux (nel senso proprio di kernel) è spesso vivo e vegeto (l'ultimo kernel panic che ricordo è di oltre un anno fa, a causa di un driver di una webcam), quindi basta aprire una console a caratteri (CTRL+ALT+F1 o F2 o quello che volete fino a F6) e digitare "sudo shutdown -h now".
Potete provare questa procedura anche se il computer non crasha ovviamente, ricordatevi che X gira in CTRL+ALT+F7 (e quindi GNOME/KDE) nel caso vogliate tornare alla modalità grafica.
Visto che non mi è mai capitato prima di essera lasciato col culo per terra, suppongo che la causa (il fatto che il crash coinvolga X e non solo GNOME è un buon indizio) siano i driver proprietari di ATI, che non ho mai usato.
L'X700 dovrebbe essere supportata dai driver open source, almeno in parte, e questi con una vecchia Radeon 7000 funzionanavano a meraviglia. Ricordo ancora l'installazione di Gutsy su un computer con X300, al boot dal live CD i driver open erano abilitati (e quelli proprietari proposti) insieme a Compiz. Questo non è avvenuto in Hardy, cosa che mi ha spinto ad installare i driver da freedom hater.
Ho pravato a rimuoverli dal gestore dei driver con restrizioni, ma GNOME non andava oltre il login.
La procedura di switch sembra un filo più complessa, e non ho avuto ancora tempo di provarla, ma lo farò al più presto.

Aggiornamento: Schermo nero bel bel mezzo del lavoro anche con i driver open. Forse il problema sta altrove... Unico indizio la luna piena stavo usando synaptic ed era temporaneamente inchiodato.

Concludendo:


Carletto - The First Time Installer...

... probabilmente rimarrebbe molto deluso dall'esperienza di installare Ubuntu 8.04 LTS, non riuscirebbe a risolvere molti dei problemi elencati, e difficilmente riuscirebbe addirittura ad immaginare alcuni tra questi.
Se è determinato proverà un'altra distribuzione, nella speranza di avere successo, o chiederà aiuto ad un amico: se quell'amico fossi io, non avrei tutte le soluzioni.
Carletto First Timer probabilmente avrebbe difficoltà anche ad installare Windows, un processo che non è esattamente rose e fiori, ma Windows non si deve installare: lo si trova già pronto e testato su ogni computer.
Per diffondere in maniera davvero capillare i sistemi operativi liberi è fondamentale che sempre più aziende lo forniscano preinstallato e perfettamente configurato per funzionare, come avviene ad esempio nell'EEE-PC.
Dal momento che queste situazioni sono ancora eccezioni e non la regola, ribadisco come ho sempre fatto, che per passare a Linux è ancora necessaria una grande dose di buona volontà, qualche competenza tecnica, e un amico o un Lug a portata di di mano. I passi avanti fatti per rendere semplice l'installazione e l'uso di Linux sono enormi, ma ne restano ancora molti da compiere.

Carlo di Tecnica Arcana...
... sa che queste cose succedono, e che una serie di problemi su una singola macchina hanno poco significato.
E' dispiaciuto all'idea che l'esperienza del suo immaginario omonimo possa essere quella di molte altre persone alle prime armi. Tuttavia, guarda il suo parco macchine: problemi tecnici con l'hardware del muletto non ce ne sono stati, ma per prudenza attende ad aggiornare la terza macchina di casa.
Carlo mette sul piatto della bilancia le cose che gli piacciono di Hardy Heron con quelle che non gli piacciono, ed è la prima volta che succede perché nelle release precedenti ha sempre condiviso le scelte fatte dagli sviluppatori e non si è mai trovato davanti ad una serie così fitta di problemi tecnici su una macchina sola.
Probabilmente non è il solo: gli sembra di percepire, sfrondando i forum ufficiali di Ubuntu da qualche troll, che l'8.04 non sia stata proprio la migliore release del suo sistema operativo preferito (sempre e comunque, anche nelle avversità ; - ) ). Ad ogni nuova versione c'è qualcuno che si lamenta, quasta volta sembrano essere un po' di più, tutto qui.
Carlo non ha mai avuto un account su Launchpad perché non ha mai avuto nulla da segnalare di particolare, o che non fosse già stato risolto. Questa volta se ne creerà uno, e usando questo post, si accoderà alle varie richieste nella speranza di essere d'aiuto.
Carlo non ha neppure apprezzato un eccessivo riferimento alla versione 8.04.1 però forse sta diventando un vecchio brontolone.
Di certo, tempo permettendo, ritaglierà un po' di spazio su questo PC maledetto per provare il fido Gibbone, perché ha notato che molti post di segnalazione sul forum iniziano con "Passando da Gutsy a Hardy è successo...".
Eventualmente vi farà sapere.

Carlo è anche stufo di scrivere un singolo post da tre settimane, e di parlare in terza persona.

Sono tornato, spero di non avervi fatto preoccupare troppo... ci sentiamo presto, amici! : - )


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Commenti (102) Trackback (0)
  1. Cependant, cela enregistrera toutes les icônes et tous les mouvements sur votre écran.

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  2. I appreciate the effort you put into making this subject accessible.


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