CoM – Il Blog di Carlo Becchi Compreresti un Raggio della Morte usato, da quest'uomo?

21mar/10386

Boxee trasforma Ubuntu in un mediacenter sociale

Logo di BoxeeQuesto post è di accompagnamento al 40° episodio del podcast Tecnica Arcana. Se non sai cosa sia Boxee, perché è rivoluzionarlo e perché potresti voler dedicare un computer a questa applicazione, ti consiglio di ascoltare la trasmissione prima di proseguire la lettura.

Boxee è un meraviglioso esempio di come grandi innovazioni possano nascere dal basso e con il supporto di infrastrutture open source.

Tuttavia per trasformare una comune installazione di Ubuntu in avanzatissimo mediacenter sono necessari alcuni accorgimenti. Questo post non è esaustivo e non rappresenta una soluzione ottima, ma racconta solo la configurazione presente sulla mia installazione di Boxee Beta + Ubuntu 9.10.

1) Start Up

Se dedichiamo un pc all'uso di Boxee, il comportamento che probabilmente vogliamo ottenere deve essere simile a quello di un set-top-box. All'accensione del computer, vogliamo arrivare subito all'interfaccia del media center.

- Login Automatico.
Probabilmente non vorrete vedere sul televisione la schermata di GDM che vi chiede nome utente e password per accedere ad Ubuntu. Si può impostare il login automatico per un utente predefinito in fase di installazione. Se utilizzate una installazione già esistente, le opzioni di login sono disponibili nel menù Sistema->Amministrazione->Schermata di Accesso.

boxee-accesso-automatico

A questo punto selezionate "Accedere come" ed il relativo account.

- Avvio automatico di Boxee
Dal momento che non vorrete usare un mouse in poltrona, anche Boxee deve partire automaticamente appena compare il desktop.

La lista dei programmi avviati automaticamente si trova in Sistema->Preferenze->Applicazioni d'Avvio

boxee-avvio-automatico

Ora potete cliccare su "Aggiungi" e compilare la casella in questo modo:

boxee-aggiungi-applicazione-avvio

Il nome dell'applicazione è "Boxee", il comando è /opt/boxee/run-boxee-desktop. Se lo desiderate aggiungete un commento. Il comando, ovvero il percorso e il nome dell'eseguibile lo si determina facilmente dall'editor del menù di GNOME (Sistema->Preferenze->Menù Principale).

A questo punto, quando accendete il PC, Ubuntu farà il login automatico, e pochi secondi dopo il caricamento avvierà automaticamente Boxee.

2) Ottimizzazione

- Disabilitare Compiz
Non solo Compiz è inutile in questa particolare configurazione, ma può essere dannoso. Alcuni driver video mal digeriscono la sua presenza in concomitanza con altre applicazioni accelerate OpenGL, come Boxee. Impostare su "Nessuno" gli effetti visivi (Sistema->Preferenze->Aspetto->Effetti Visivi).

- Disabilitare l'esplorazione dei media.
Probabilmente vi capiterà presto di usare Boxee per visualizzare contenuti da un supporto removibile, come una penna USB, un HD esterno o una scheda di memoria. Di default Ubuntu apre a pop up una finestra  di navigazione di Nautilus, dopo aver montato un media estraibile, comportamento che implica problemi. Vogliamo mantenere l'automount ma disabilitare la finestra.
Aprite un'istanza di Nautilus, ad esempio la cartella HOME (Risorse->Cartella home) e seguite i seguenti passi: Modifica->Preferenze->Supporti.

In questa schermata abilitate "Non chiedere conferma..." e disabilitate "Esplorare i supporti quando inseriti" così:

boxee-esplora-supporti

Così dovreste avere una Boxee Box su Ubuntu con una buona configurazione di base.
Per ora è tutto, l'episodio del podcast al quale questo post fa riferimento è disponibile qui.

13giu/0916

Supporto nativo al Multitouch in Linux (con KDE)

Via LinuxDevices

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12giu/09245

Ubuntu: se Firefox si apre senza la barra superiore di titolo e pulsanti…

Guarda un po' più in alto...
più in alto...
ancora...
ancora un pò...

Ok, a questo punto dovresti vedere la barra del titolo di Firefox, per intenderci quella che contiene il titolo (ma dai?) e i pulsanti per massimizzare, minimizzare e chiudere la finestra.

Cioè stai guardando quello che in gergo si chiama Window Decoration.

Nulla di speciale, pensi che non ne sentirai mai la mancanza, finché un giorno Firefox su Ubuntu ti si aprirà così:

Firefox su Ubuntu, niente barra del titolo, niente window decoration

Questa è una schermata catturata a pieno schermo: Firefox, privo di decoration, si è anche "mangiato" i pannelli di GNOME.

Niente panico. Per prima cosa, premere due volte F11 dovrebbe risolvere la situazione temporaneamente.

Per risolvere definitivamente il problema, almeno su Ubuntu 8.10 sul quale questo mi si  è presentato, basta andare su:

Sistema -> Preferenze -> Gestore configurazione CompizConfig (potrebbe essere necessaria l'installazione dell'utilità)

Poi dalle Categorie a sinistra selezionare

Utilità -> Alternative

E rimuovere il segno di spunta da  "Supporto schermo intero vecchio formato".

Voilà.

Fonte.

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26apr/0947

Weirdest bug ever

www.tin.it fa crashare X con i driver nvidia

A quanto pare, i precedenti driver nvidia per linux facevano crashare l'intero server X quando... si visitava www.tim.it

[Via Linux Games Tome]

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16feb/0933

Audacity+PulseAudio+Ubuntu : problemi addio! (o quasi…)

Sottotitolo: La Fine di un Incubo.

Antefatto: l'introduzione forzata di PulseAudio come server audio (ma dai?) di default su Ubuntu 8.04 e 8.10 (e Fedora e molte altre distro) si è rivelato un vero e proprio dramma per podcaster e amatori del taglia e cuci sonoro che utilizzano Linux.

Audacity, uno dei più diffusi e semplici editor audio disponibili per Linux (ma anche per Windows e Mac), a causa delle librerie PortAudio, mal si sposava con Pulse e dei molti workaround proposti nussuno ha mai davvero funzionato, almeno nel mio caso. Di fatto usare Audacity su Linux è stato un inferno per quasi un anno.

Poi arrivò lui. Un santo. David Henningsson.

Citando le sue parole:

"Kevin Kofler ha sviluppato una patch che permette ad audacity di usare per backend dispositivi non-mmap, come PulseAudio. Ho testato questa patch, l'ho modificata leggermente e ne ho fatto un pacchetto per Ubuntu 8.10.

Se volete provarla, il metodo più semplice è installarare la versione modificata dal mio ppa:

https://launchpad.net/~diwic/+archive/ppa "

Inutile dire che non mi sembrava neanche vero!

Ho aggiunto immediatamente il Personal Package Archive (ppa) di David alla lista dei miei repositories, e ho aggiornato audacity.

I primi test sono davvero confortanti, nonostante mi sia limitato ad alcuni esperimenti, la differenza salta subito all'occhio. Per prima cosa compaiono due nuovi device "ALSA: pulse" per ingressi ed uscite:

Il pannello di audacity con PulseAudio su Ubuntu 8.10

Inoltre registrazione e riproduzione, che dai primi test avvengono correttamente e senza conflitti, passano  attraverso il pannello di controllo di PulseAudio (e quindi attraverso il server), come si vede dalla seguente immagine, che si può ingrandire con un click:

Audacity e PulseAudio finalmente vanno d'accordo in Ubuntu!

Ho provato la registrazione dal microfono (via mixer hardware) e non ho avuto problemi, se non un po' di clipping che si attenua lavorando con il mixer (software). Registrare direttamente da un flusso come un video di youtube restituisce un volume veramente molto basso, e ho avuto problemi anche a registrare da Skype (la registrazione è accellerata) ma  Skype su questa macchina fa i capricci, tanto che l'ingresso pulse non funziona e al contrario dell'uscita, devo farlo puntare direttamente ad ALSA.

Indipendentemente da ciò, questa è una grande notizia, poter tornare ad usare Audacity senza troppi problemi è un sogno che si avvera.

La patch è già stata inclusa in Jaunty, quindi Ubuntu 9.04 non soffrirà di questi problemi.

[Fonte: launchpad]

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11feb/093

iPhoto: Volto Sconosciuto!

iphoto, Volto Sconosciuto

[via Mailing List AllAboutApple. Grazie a Carlo (non io!) per l'immagine]

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24nov/08105

Benchmark di Adobe Flash 10 per Linux e Mac: analisi delle prestazioni.

Considerando il notevole aumento prestazionale di Flash 10 per Linux, e il buzz creato dal rilascio della prima e unica versione a 64 bit del player proprio per il nostro sistema operativo ho deciso di investigare con maggiore attenzione le prestazioni di questo fondamentale componente per la fruizione dei servizi web, ottenendo alcune sorprese che non mi sarei aspettato.

Il post di riferimento è senza dubbio quello di Ars Technica nel quale sono contenuti diversi spunti interessanti.

E' indubbio che la versione di riferimento per quanto riguarda le performance di Flash sia sempre stata, e rimane quella per Windows.

Ciò che non mi sarei aspettato è scoprire che anche la versione per mac è parecchio lenta, forse addirittura peggiore di quella per Linux. Ne ho parlato un po' con l'amico Danilo di Allaboutapple e mi ha confermato l'impressione avuta dal benchmark di Ars Technica: a detta di Danilo, lanciare un qualunque sito che utilizzi flash su Mac, comporta un generale decadimento di prestazioni per l'uso intenso della CPU, tanto da innescare immediatamente la ventola del suo Macbook.

A titolo di esempio, un Macbook Air con un Core 2 Duo a 1.6 Ghz, secondo Ars Technica ottiene un valore GuiMARK Flex 3 di 17 Frame/s, mentre il mio vetusto Pentium M 2.0 Ghz, single core, Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex, Driver Ati Open Source ottiene 13 Frame/s, 16 disabilitando Compix Fusion (provando al momento con un sacco di programmi aperti, il risultato "scientifico" è ancora migliore).

E' chiaramente impossibile confrontare direttamente questi dati a causa delle notevole differenze di piattaforma (l'architettura del Macbook è più moderna, dual core ma con un clock inferiore, inoltre si può supporre driver migliori di quelli -in forte sviluppo- Ati open source), tuttavia credo che misurare le prestazioni di Flash 10 per Linux possa essere interessante (e divertente) e così ho pensato di stabilire un protocollo di Benchmark più semplice, meno aleatorio e più orientato all'utenza italiana (su hulu in teoria noi non possiamo accedere! ; - )) di quello proposto da Ars Technica.

Invito chiunque abbia tempo e voglia di collaborare, ad eseguire questi test e a riportare i risultati commentando questo post.

Protocollo di benchmark

-0- Preparazione

Rilevare ed annotare le caratteristiche del computer sul quale si esegue il test:

Hardware: Computer, Processore, Memoria di Sistema, scheda video.

Software: Sistema operativo, (per linux) versione del kernel (uname -r da terminale), browser, driver video, particolari opzioni (es. Compiz Fusion).

Se possibile eseguire i test subito dopo il boot, con il minor numero di software e servizi attivi, usando una sola finestra del browser, possibilmente Firefox su tutte le piattaforme.

La versione dei driver video per linux si può trovare nei pannelli di configurazione dei driver (se presenti) o più in generale attraverso il log (Registro di Sistema) di Xorg o verificando la versione del pacchetto installata dal packet manager (se non lo trovate, la sola tipologia è sufficiente es: Intel open source, Ati Proprietari ecc.).

 -1- GUIMark Flex 3

Un benchmark sul disegno 2D di interfacce grafiche.

Recarsi sulla pagina di GUIMark, cliccare su Run Test in alto a sinistra. Attendere qualche secondo finché non sarà mostrato un grafico delle prestazioni e il valor medio in FPS (Average FPS). Appuntarsi questo risultato.

-2- Flash Benchmark '08

Un benchmark per i giochi flash.

Recarsi sulla pagina di Flash Benechmark 2008 e cliccare su Start. Questo benchmark è composto da più stadi di crescente complessità, che si superano se si ottiene un frame rate di almeno 25 fotogrammi/s

Al termine dei vari test (o anche se si fallisce il primo) verrà comunicato un risultato numerico, da appuntarsi.

-3- Video di Youtube.

Video di riferimento: Trailer Watchmen, qualità standard, non a pieno schermo.

Qui le cose si fanno un filo più complicate perché non esiste un benchmark per i video su youtube.
Ci limiteremo quindi ad una valutazione empirica dell'occupazione della CPU durante la riproduzione del video di riferimento.
Per Windows si può usare il task manager, per Mac beh... non saprei ; - ) per linux consiglio di evitare i monitor di sistema ad interfaccia grafica, suprattutto quello di Ubuntu (GNOME) in quanto decisamente avidi di risorse.

Ecco come fare:
Aprite un terminale, e lanciate il comando top. Ci sono diversi processi che entrano in gioco durante la riproduzione di un filmato flash. Su Ubuntu sono principalmente Firefox, X.org e pulsaudio, nonostante altri processi siano coinvolti in maniera meno preponderante come Compiz o Metacity.
Per uniformare le misurazioni propongo una rilevazione un po' empirica dell'uso complessivo della CPU, ottenibile (sempre piuttosto empiricamente) sommando i valori us e sy nell'intestazione di top, campo Cpu(s).

Aprite quindi il video di riferimento e verificate il consumo della CPU con top, senza aprire altri programmi. Visto che i valori cambieranno continuamente (ma non di molto) calcolate una media... ad occhio ed annotatela.

Il test di Youtube


Ecco quindi i miei risultati, aggiungete i vostri con un commento, grazie!

1) Laptop.

Hardware: Acer Aspire 5510 Pentium M 2.0 Ghz, 1Gb Ram, Ati Radeon Mobile X700 PCI-Express (128 Mb memoria dedicata)

Software: Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex, kernel 2.6.27-7-generic, Driver Ati Open Source 6.9.0, Flash 10.0r12, Mozilla Firefox 3.0.4
 

Con Compiz-Fusion abilitato (tra parentesi risultati con driver proprietari ATI fglrx):

  • GUIMark: 14.72  - (fglrx 15,03)
  • Flash Benchmark '08: 8527 - (fglrx 8470 )
  • Youtube (on demand): 60% CPU (di cui 20% X.org)
  • Youtube (forzato 2Ghz): 35% CPU (di cui 17% X.org) (fglrx 24% - 6% Xorg)

Perché due valori per Youtube? Ho eseguito i test con la mia configurazione di default, e con il profilo di gestione del clock della CPU su "on demand" (aumenta il clock solo se c'è necessità). Mi sono reso conto però che il clock non superava mai il livello base (798 Mhz) così ho forzato la CPU a girare a 2Ghz (frequenza massima) e ho ripetuto il test.

Con Compiz-Fusion disabilitato:

  • GUIMark: 18.43 - (fglrx 18,57)
  • Flash Benchmark '08: 9904 - (fglrx 9983)
  • Youtube (on demand): 42% CPU (di cui 2% X.org)
  • Youtube (forzato 2Ghz): 15% CPU (di cui 1.5% X.org) (fglrx 18% - 1.3 Xorg)

Disabilitare Compiz Fusion produce un notevole aumento prestazionale sul mio portatile (me ne ero accorto anche con l'uso quotidiano, senza misurazioni), causato principalmente dall'impressionante riduzione di carico di Xorg, tanto da portare PulseAudio al secondo posto come processo più esoso con il 7% di uso della CPU.

2) Muletto fatto con pezzi di recupero ; - )

Hardware: Athlon Xp 1700+ (1450 Mhz ca), 1Gb Ram, nVidia Geforce Fx 5500 Agp 4x 256 Mb di memoria video.

Software: Kubuntu 8.10 Intrepid Ibex, kernel 2.6.27-7-generic, Driver Proprietari nVidia Version 173, Flash 10.0r12, Mozilla Firefox 3.0.4, nessun effetto grafico di KDE abilitato.

  • GUIMark: 10,27
  • Flash Benchmark '08: 4245
  • Youtube: 30% CPU (di cui 2% X.org)

Quello che sto per scrivere è molto poco professionale nel campo del benchmark, ma vorrei introdurre a titolo di curiosità anche le misure effettuate su Windows che ho in dual boot su questa macchina.

E' l'unica partizione windows che ancora sopravvive in casa, ed è vecchia, stracarica di software ed evocata un paio di volte al mese. Questo NON è un confronto valido per alcuna considerazione prestazionale, in quanto il sistema operativo dovrebbe essere installato di fresco, i driver aggiornati (hanno almeno un anno) e tutti i processi come antivirus, antispyware e tutta la spazzatura necessaria su windows disabilitata (cosa che non ho fatto).

Comunque a titolo esclusivamente di curiosità ecco i risultati su WinXp SP3:

  • GUIMark: 11,09
  • Flash Benchmark '08: 4331
  • Youtube: 38% CPU

L'unica grande differenza riguarda la visualizzazione dei video di youtube a pieno schermo, perfetti con windows, scattosi (inguardabili) con Linux (solo su quest'ultima macchina).


Sorpreso dai risultati, soprattutto in riferimento a quelli del Macintosh, ho chiesto agli amici di All About Apple di collaborare al bechmark, inviandomi alcuni valori di test sulle loro macchine:

Ecco partecipanti  e risultati:

William Ghisolfo (Willy), Roberto Odino (Rob), Alessio Ferraro (Ale), Paolo Bianchi (Cyber), Danilo Olivieri (Dan) e a titolo di conforntono Claudio Monchiero su Windows.

Hardware:

Willy: Macpro, 2x dual core intel xeon 2 Ghz, 5Gb 666MHz, geforce 8800GT pciexpress 1.0 512Mb osX 10.5.5, firefox 3.0.3

Rob: Macbook Pro 2.5Ghz Intel Core 2 Duo, 4 Gb Ram, geforce 8600m GT

Ale: Macpro 2x Quad-Core 2.8 Ghz, 8 Gb ram, Geforce Nvidia 8800 GT OS X 10.5.5

Cyber: macbookpro  Core 2 duo 2,2 Ghz Ram 4GB (667 ddr2 sdram) GeForce 8600GT 128 MB Mac os X 10.5.5 firefox 3.0.4

Dan: Imac Alluminium 2,4ghz core2Duo, 3 gb di ram, scheda video ATI Radeon HD2600 con 256 gb di VRam, browser Safari

Claudio: S.O.  Vista sp1  Cpu Intel  core 2duo e8400 @3.0ghz su Intel P35 Ram 4gb ddr2 800  Scheda grafica Ati Radeon HD4870 512mb

GUIMark Flex 3

22(Willy) / 31,15 (Rob) / 31.63(Ale) / 26,44(Cyber) / 27.61(Dan) / 60(Claudio) / 18,57 (Carlo-Ubuntu)

Flash Benchmark '08

lite: 60.96(Willy) / 59,48(Rob) / 55.25(Ale) / 55,13(Cyber) / 60,9(Dan) / 68.25(Claudio) / 76,24(Carlo-Ubuntu)
medium:  43.94(Willy) / 49(Rob) / 51.31(Ale)/ 46,46(Cyber)/ 42,76(Dan) / 64.43(Claudio) / 23,2(Carlo-Ubuntu)
heavy:  21.83(Willy) / 21,76(Rob) / 34.97(Ale) / 21,4(Cyber) / 20.4(Dan) / 32.07(Claudio) / Fallito(Carlo-Ubuntu)
ultra: Fallito(Willy) / Fallito(Rob)/ 29.54(Ale) / Fallito(Cyber) / Fallito(Dan) / 12.01(Claudio) / Fallito(Carlo-Ubuntu)
Score: 12673(Willy) / 13024(Rob) / 17107(Ale) / 12229(Cyber)/ 12371(Dan)/ 17677(Claudio) / 9983 (carlo-Ubuntu) 

Analisi

Analisi:Mac

 
Per prima cosa è necessario ricordare che l'accelerazione della GPU promessa con Flash 10 è esplicita, ovvero funziona solamente con applicazioni appositamente progettate per trarne vantaggio, sicuramente nessuna di quelle indicate.
Questo, e anche i numeri misurati escludono la scheda video come componente chiave per la visualizzazione in flash.
 
Tentiamo qualche calcolo empirico per poter avere un quadro migliore della situazione, consideriamo GUIMark.
 
Io, su Ubuntu: 18.57/2.0Ghz = 9,28 Frames/Ghz (Pentium M, 1 core)
Willy: 22/2.0Ghz = 11 Frames/Ghz (Xeon, 4 core)
Ale: 31,63/2.8Ghz = 11, 29 Frames/Ghz (Xeon, 8 core)
Rob: 31,15/2,5Ghz = 12,46 Frames/Ghz (Core 2 Duo, 2 core)
Cyber: 26,44/2,2Ghz = 12 Frames/Ghz (Core 2 Duo, 2 core)
Dan: 27,61/2,4Ghz = 11,5 Frames/Ghz (Core 2 Duo, 2 core)
 
Flash Benchmark '08
Io, su Ubuntu: 9983/2.0Ghz = 4991 Punti/Ghz
Willy : 12673/2,0 = 6336 Punti/Ghz
Ale : 17107/2,8 = 6109 Punti/Ghz
Rob : 13024/2,5 = 5209 Punti/Ghz
Cyber : 12229/2,2 = 5558 Punti/Ghz
Danilo : 12371/2,4 = 5154 Punti/Ghz
 
Anche trascurando dati come il chipset, il fatto che il computer sia fisso o portatile e quindi l'architettura, e considerando l'approssimazione dovuta all'uso di computer reali, utilizzati dalle persone che hanno collaborato e con molte applicazioni installate,  non sistemi di laboratorio con il sistema operativo "fresco",  come si dovrebbe fare in un benchmark "serio", risultano evidenti alcuni risultati.
 
GUIMark: 
  • Il numero di core è ininfluente ai risultati, Flash non è multithread, almeno non per le applicazioni considerate (ignoro se sia possibile assegnare thread specifici a specifiche operazioni in Flash10).
  • Su GUIMark, il risultato in Frames è (quasi) perfettamente proporzionale al clock, indipendentemente dalle architetture estremamente differenziate, la frequenza di clock è l'unico discriminante.
 
Con Flash Benchmark '08 si possono individuare due gruppi prestazionali distinti: i Mac Pro, e i Macbook/iMac.
Le diffirenze sostanziali fra le architetture possono così riassumersi:
  • Maggior numero di core nel primo gruppo, che escluderei come fondamentale dato il risultato generale e lo scarto comunque ridotto in termini di prestazioni.
  • La maggior efficienza del gruppo processore/cache/memoria primaria dei sistemi fissi rispetto ai portatili e all'all-in-one (l'iMac di Danilo), giustificata dalla presenza sul Mac Pro di processori Xeon e non normali Core 2 Duo/Quad e di ram probabilmente più veloce. Resta da spiegare la maggiore efficienza del "vecchio" MacPro di William, ma in questo caso, considerando le condizioni di test non proprio rigorose può essere ricondotto a fattori esterni (es. programmi o servizi in funzione sulle macchine).

Analisi: Linux.

Dai numeri riportati si evince che Flash 10 per Linux ha prestazioni paragonabili a quelle per Mac spingendomi a pensare che condividano parti di codice.

Ricordiamo che seppure Core 2 Duo abbia come base il Pentium M, l'architettura Core ha subito numerose modifiche e ottimizzazioni già al momento del lancio, notevolmente affinate durante gli anni, per questo credo che un risultato di 9.28 Frame/Ghz su Pentium M a 2 Ghz sia particolarmente significativo se confrontato con un 11 su un Mac Xeon.

Come già evidenziato dalla mia recensione di Ubuntu 8.10, il salto prestazionale ottenuto con Flash 10 è notevole.

Ati: Driver Proprietari Vs. Driver Open Source.

I driver proprietari offrono prestazioni Flash leggermente superiori rispetto a quelli Open Source. A mio avviso l'aumento non giustifica assolutamente l'uso dei driver proprietari, se non per giocare, sulla mia X700. 

Come oramai è chiaro, la componete grafica è ininfluente su questo particolare set di test, che però racchiude l'utilizzo tipico di Flash: siti (GUIMark), giochi (FB'08) e video (Youtube). In effetti l'aumento dei valori è spiegato facilmente dal test di youtube: i driver proprietari caricano molto meno Xorg rispetto a quelli open source in presenza di Compiz (6% contro 17% dei driver open), lasciando maggiormente libera la cpu di gestire la scena.

Il misterioso risultato di Flash Benchmark '08

Riprendiamo i dati di Flash Benchmark 2008, almeno fino al secondo livello, al quale il mio computer si ferma:

lite: 60.96(Willy) / 59,48(Rob) / 55.25(Ale) / 55,13(Cyber) / 60,9(Dan) / 68.25(Claudio) / 76,24(Carlo-Ubuntu)
medium:  43.94(Willy) / 49(Rob) / 51.31(Ale) / 46,46(Cyber) / 42,76(Dan) / 64.43(Claudio) / 23,2(Carlo-Ubuntu)
 
Notate che a livello lite, Ubuntu sul computer più lento del lotto sbaraglia la concorrenza, ponendosi addirittura 8 frame/s sopra la macchina windows, che vanta la migliore implementazione Flash, e ben 800 MHz di clock in più.
Poi però crolla al test medium, non riuscendo a superarlo (l'unico del lotto).
Ho ripetuto il test numerose volte, e non vi è errore, bisogna solo trovare una spiegazione.

Il test lite, è molto semplice, si occupa solo di disegno e animazione, senza Anti Aliasing o altri effetti complessi.
Questo straordinario risultato si potrebbe spiegare come una maggiore efficienza di Ubuntu rispetto a MacOS (e Windows) nel gestire questo tipo di semplici operazioni, risultato apparentemente confermato da un confronto diretto MacOS - Ubuntu su hardware Mac mini, a cura di Phoronix. Il test che isola la CPU e non comprende altri elementi è il bench sintetico di Byte, nel quale effettivamente ubuntu è più efficiente, seppur con tutte le prundenze del caso (in primo luogo verso un benchmark sintetico, di tipo dhrystone in seconda istanza).Questa è solo un'ipotesi, suggerimenti sono ben accetti.
 
Il crollo delle prestazioni a livello medium non è attribuibile al maggior numero di oggetti sullo sullo schermo, aumento non così rilevante, quindi rimane l'introduzione di trasparenze, anti-aliasing e illuminazione.
Al contrario del semplice disegno degli oggetti vettoriali e bitmap, queste operazioni sono estremamente più intense, ma non tali da giustificare un tale decadimento, almeno rispetto al quadro complessivo, fino ad ora piuttosto lineare. Senza dubbio potrebbe trattarsi di una minore ottimizzazione di Flash per Linux, ma personalmente penso si tratti di un problema hardware: queste funzioni potrebbero avvantaggiarsi delle istruzioni SSE dei processori intel, in questo caso il salto sarebbe giustificato dalla presenza sui chip Core delle versioni SSE3 e soprattutto SSE4, contro le modeste SSE2 del Pentium M. L'arrivo di qualche dato da computer Core 2 Duo con Linux risolverà il dilemma.

Conclusioni.

 
Escludendo la versione Windows, notoriamente la migliore da sempre, Flash 10 per Linux e Mac riportano prestazioni estremamente simili, purtroppo ancora distanti da quanto ottenibile con il sistema operativo Microsoft.
Lungi da me l'idea di aver perso una settimana per questo post, solo per riassumerlo come "mal comune mezzo gaudio", il punto è sicuramente un altro.
Oltre a verificare la validità di questa nuova versione di Flash, che senza dubbio ci avvicina alla concorrenza più agguerrita (mi riferisco a Windows, in quanto Flash per Mac ha sempre condiviso con noi prestazioni mediocri), vorrei rilanciare anche per Linux la cultura del benchmarking, per troppo tempo dimenticata soprattutto in ambito desktop, ma finalmente portata alla ribalta proprio da siti come Phoronix.
 
Questo non solo per poterci confrontare in maniera più diretta con gli altri sistemi operativi, ma anche per verificare l'andamento delle prestazioni tra diverse distribuzioni e con l'avvicendarsi delle versioni, dato importante quando si scegli cosa installare.
Nel caso di Ubuntu ad esempio, l'andamento negli ultimi due anni si dimostra in generale non esaltante, in alcuni specifici settori addirittura sconcertante. Certo, il metodo di sviluppo open source risponde più rapidamente alle critiche e mi risulta che il team del Kernel di Ubuntu abbia preso in seria considerazione il risultato espresso da Phoronix, e questo aumenta a mio avviso l'importanza di presentare analisi prestazionali dettagliate che mettano a nudo le reali prestazioni di Linux, nel bene (per vantarci ; - ) ) e nel male (per porvi rimedio).
 
Ora è giunto il momento del crowdsourcing, attendo con ansia i vostri risultati nei tre test, accompagnati da adeguata descrizione del vostro hardware, in modo da poter stilare un'analisi ancora più accurata, soprattutto se provenienti da Core 2 Duo e/o da macchine con Linux a 64 bit e la nuova alpha di Flash 10 64bit. Se vi va, spargete la voce!
 
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17nov/0850

Fermi tutti! E’ uscito Flash 10 per linux a 64 Bit!

Sapevo che appena finita la mega recensione di Ubuntu, avrei dovuto iniziare subito ad aggiornarla!

E' appena uscito sul blog ufficiale di Adobe, Penguin.SWF l'annuncio (e la versione scaricabile) di Flash Player 10 per linux a 64 Bit (alpha release)!

La vergogna ; - ) per l'incredibile ritardo si evince dal tono estremamente ironico dell'annuncio:

We are pleased to announce that there is now a version of the Flash Player for Linux that supports 16 theoretical exabytes of physical memory. This technological feat is accomplished using a bleeding edge type of processor known as a 64-bit CPU.

Il post si intitola Now Supporting 16 Exabytes, sufficiente ad incuriosire, ma senza dubbio "sottodimensionato" rispetto alla storicità dell'evento.

Non siamo ad aprile, vero?

 

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17nov/0831

Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex: Recensione ed Analisi

 

Dopo il solito lungo periodo di prova, nel quale ho cercato di analizzare il maggior numero di profili di utilizzo, sono finalmente pronto a condividere le mie impressioni sull'ultima release di Ubuntu 8.10: Intrepid Ibex (32 bit).
 
Nota: nel testo si fa spesso menzione alla recensione della precedente versione 8.04 Hardy Heron, disponibile qui.
 

INTRODUZIONE 

Installazione

Come di consueto la mia installazione consiste nel formattare la partizione root installando il sistema operativo ex-novo, montando dal gestore delle partizioni la mia partizione dati come /home.
Dal punto di vista tecnico questa soluzione è a metà strada tra una installazione pulita e un aggiornamento. Tutti i componenti di sistema vengono rimossi e reinstallati completamente, ma i file di configurazione sono aggiornati, e se questo processo comporta problemi questi si presenteranno anche con questo metodo.
Ho deciso di ridimensionare tutte le partizioni per adeguarle all'effettivo utilizzo riscontrato con l'8.04. Avevo dimensionato con troppa generosità root e swap, ed ho pensato che fosse il caso di dedicare più spazio ad home. Il gestore di partizioni dell'installer non permette di espandere le partizioni, probabilmente perché progettato solo per ridurre partizioni windows, ma una volta usciti da Ubiquity e lanciato Gparted, non ho avuto problemi a ridurre root e swap, spostarle per farle tornare contigue ed espandere home.
Ubuntu è l'unico sistema operativo presente sul mio PC.
  

Un pessimo inizio.

L'inizio, è bene dirlo subito, è stato pessimo. Per fortuna, contrariamente al primo approccio con Hardy Heron, la situazione è migliorata esponenzialmente con il tempo.
Il pannello di GNOME soffre di un baco che rovina le associazioni delle cartelle di "risorse" verso Nautilus (solo in caso di aggiornamento), impostando l'apertura con un programma random, nel mio caso il gestore delle fotografie F-Spot. A giudicare dal ticket su launchpad il bug è molto diffuso, e tanti si sono trovati a cliccare sulla propria home vedendosi invece lanciare F-Spot, mplayer, totem e altri software.
Per ripristinare la corretta impostazione è necessario mettere mano al file di configurazione, che non è proprio un'operazione alla portata degli utenti di primo pelo.
 
Inoltre ho avuto problemi durante lo spegnimento del sistema, la procedura di shutdown si bloccava, a volte con un freeze della schermata grafica, altre volte tornando alla console con un laconico messaggio: unable to iterate IDE devices:no such files or directory.
Questo secondo problema è stato risolto con uno dei numerosissimi aggiornamenti del kernel che si sono succeduti subito dopo il rilascio.
Di tanto in tanto, soprattutto dopo qualche pasticcio tentando di configurare il problematico audio, ottengo ancora un notevole ritardo in fase di spegnimento, dovuto alla difficoltà di terminare “ALSA”.
 

IN DEPTH - HARDWARE 

Riconoscimento dell'hardware.

Il portatile dal quale scrivo ha sofferto nelle precedenti versioni di Ubuntu di alcuni problemi di varia entità, natura e gravità.
Il riconoscimento dell'hardware ha sempre fallito nel
  • riconoscere il lettore di memory card, e continua a fallire
  • riconoscere la porta infrarossi, e continua a fallire, nonostante funzioni su Mandriva One 2009
  • riconoscere il telecomando, ma senza IR è decisamente chiedere troppo.
  • Nonostante il bluetooth funzioni, non è possibile ricevere file dal cellulare (anche su Mandriva), questo è un problema evidentemente legato al particolare chipset, in quanto con una chiavetta esterna il bluetooth funziona alla perfezione.
  • La spia del wi-fi non si accende anche se la scheda funziona regolarmente. Paradossalmente la spia si accende su PC-BSD 7!

 

Sorgi, hard disk, sorgi!

Risorto dalla tomba è invece l'hard disk (o meglio il suo controller intel ICH6), umiliato da Ubuntu 8.04 e ridotto spesso a funzionare con trasferimenti prossimi ai 2-4 Mb/s, con evidenti ed insopportabili decadimenti di prestazione.
Seppur ancora distante dalla perfezione, e se durante la copia dei file si può notare qualche incertezza, il nuovo kernel ha portato un quantum leap prestazionale su questo computer mutando completamente l'esperienza d'uso. Sto ancora raccogliendo log e file di configurazione per investigare il problema, visto che ci sono ancora margini di miglioramento, ma il sorriso è decisamente tornato.
 

Prestazioni.

Questo è davvero un punto di gaudio per lo stambecco intrepido. Le prestazioni generali percepite sono migliorate incredibilmente! (non mi riferisco naturalmente ai saltuari decadimenti del disco, facilmente isolabili in un'analisi prestazionale)
L'applet di Gnome per il controllo della frequenza della CPU rimane inchiodata al valore minimo (798 Mhz) in quasi tutte le situazioni di uso (beh, non se si converte un film, naturalmente!).
Dopo una giornata di utilizzo era difficile vedere l'indicatore della CPU scendere dal livello massimo (2.0 Ghz) mentre ora è difficile farlo salire fin lassù! Addirittura è possibile guardare tutto Big Buck Bunny in 720p codificato nell'esigente h.264 con la CPU che viaggia a 798 Mhz, massimo 1.06 giga. Eccellente davvero.
 

Driver Ati Floss

I driver Ati open source, ottimi sulle schede più vecchie (serie 9000) non avevano particolarmente brillato nella precedente installazione, spingendomi alla fine a preferire quelli proprietari per la mia X700 mobile, sotto certi punti di vista anch'essi comunque disastrosi.
Finalmente i driver open source sono utilizzabili e superiori a quelli proprietari sotto quasi tutti i punti di vista: installati finalmente di default con compiz abilitato già dal live cd (per i chipset mobile erano stupidamente tutti blacklisted in Hardy, per un problema di compatibilità con un singolo chipset). Le prestazioni sono sufficientemente buone per l'uso quotidiano, e compiz risulta fluido anche nelle transizioni più impegnative, con l'enorme vantaggio di non soffrire del fastidioso flickering dei driver proprietari per le applicazioni open gl quando compiz è attivo e dell'orribile riproduzione video pixellosa sempre firma di fglrx.
Non ho neppure provato ad installare i driver proprietari, sono davvero molto soddisfatto di quelli open source, nonostante soffrano dei seguenti problemi:
  • con compiz abilitato, le ombre sopra un video (ad esempio dei menù di totem) sono un blocco nero, lo stesso dicasi per oggetti trasparenti (come il controllo del volume) che compaiono sopra un video codificato in hardware: la trasparenza non c'è.
  • se si trascina una finestra video, il video appare solo alla fine dello spostamento della finestra;
  • Non si può catturare una finestra con video accelerato via hardware (catturare si cattura, ma il video è nero)
  • Le prestazioni nei giochi sono nettamente inferiori a quelle dei driver proprietari.
Ad esempio quella droga di Urban Terror, con i driver Ati fglrx non scendeva mai sotto i 90 fps, mentre con i driver open source le prestazioni sono estremamente variabili, difficilmente si sale sopra i 70 fps ma troppo facilmente si scende sotto i 30 nelle situazioni più concitate.
Penumbra Overture crasha irrimediabilmente GNOME, mentre funzionava splendidamente con i driver proprietari.
Ciò nonostante il bilancio è pesantemente a favore dei driver open source che hanno anche il grande vantaggio di non interferire con le altre applicazioni, ad esempio lo scroll in firefox.
“Nessun Driver proprietario in uso in questo sistema”... finalmente!
 

Stabilità

In Ubuntu 8.04, X crashava una volta ogni 3 giorni, preciso come un orologio, portandosi dietro tutto quello che c'era sopra e facendo piangere Gesù (non direttamente per il crash di X, diciamo per le... conseguenze). Il problema è stato risolto, ma con mooolta calma.
 
In Ubuntu 8.10, in due settimane ho avuto un crash di Firefox.
 
Notate la differenza? Avete familiarità con la parola “perfezione”?
 

Onda MT503HS di TIM non funziona su Ubuntu 8.10

Volevo provare il supporto 3G di Network Manager e per questo mi sono fatto prestare da Francesco la sua Onda MT503HS. Distribuita da TIM come “Alice Mobile” è senza dubbio una delle chiavette 3G più diffuse in Italia, vanta il supporto a linux sulla scatola in virtù di un pugno di programmi e driver sparsi sul cdrom ed un patetico “.pdf” di installazione.
Questa penna non è riconosciuta in Ubuntu 8.10 e i driver (vecchi) non si compilano.
A quanto pare i nuovi driver saranno rilasciati al più presto. Se potete evitatela, altrimenti seguite questo thread:
http://forum.ubuntu-it.org/index.php?topic=231713.msg1589149
 

Iberna e Sospendi

Funzionano entrambi, ma contrariamente ad Hardy, su Intrepid sono così lenti da risultare completamente inutili.

  

IN DEPTH – SOFTWARE

 

Immagine spegimento e cambio stato

GNOME

 
Ancora una volta gli avanzamenti più evidenti provengono da GNOME, la nuova versione 2.24 prosegue la sua strada verso un continuo e progressivo miglioramento. Ogni nuovo GNOME è sempre più bello e stabile della precedente release.
Si notano inoltre i primi passi verso una maggiore integrazione tra applicazioni e ambiente desktop. A titolo di esempio, GNOME offre un nuovo approccio allo spegnimento del computer che comprende il nome dell'utente attivo. Se si utilizza Pidgin, l'ottimo client multiprotocollo per la messaggistica istantanea, insieme alle opzioni di spegnimento del pc vengono integrate le funzioni di cambio di stato IM. Nulla di rivoluzionario, ma ben si evince come la cura dei particolari, e la limatura degli spigoli troppo acuminati, sia oramai entrata nel processo di sviluppo.
 

Nautilus

Nautilus è il file manager di GNOME, e in questa release ho potuto notare moltissimi miglioramenti. Non solo è meno prono a crash e freeze, ma alcune nuove funzioni sono davvero benvenute.
E' il caso della navigazione a tab, come in Firefox che finalmente non è più esclusiva di KDE.
 
Navigazione a tab
 
Davvero molto comodo è il pulsante che permette di smontare facilmente i volumi presenti sul PC, avvisando se alcuni file cancellati sono ancora presenti nel cestino, permettendo la facile cancellazione.
 
Smontaggio dei volumi
 
E' stata introdotta una nuova “vista”, quella compatta, della quale francamente non sentivo la mancanza, avrei preferito di gran lunga una visualizzazione a due colonne, come su Dolphin.
 
Un bug che affliggeva la precedente versione è stato finalmente corretto: ho una fotocamera a 12 Megapixel, e le immagini che produce hanno una dimensione compresa tra i 3 e i 6 Megabyte l'una, a seconda del soggetto. Con ubuntu 8.04, la maggior parte delle immagini di dimensione > 5 Mb non avevano anteprima. Ora tutte le immagini hanno la loro bella icona che rappresenta la miniatura della foto, comodissima quando si deve cercare un preciso scatto.
 
Anteprima immagini
 
Parlando di immagini, ora F-Spot copia di default anche i filmati presenti sulla macchina fotografica, una bella comodità.
 

Network Manager.

Grandi novità anche per il gestore di rete di GNOME, in passato uno dei componenti meno amati, e che ancora oggi suscita qualche perplessità.
Pur non potendo provarla, per limitazioni hardware già trattate, il supporto ai modem 3G sembra fatto nel modo giusto, è possibile infatti scegliere nazionalità e provider e vedere i parametri specifici di connessione, configurati automaticamente.
 
Il network manager e il supporto 3g
 
Così come nella precedente versione, a casa non ho avuto problemi specifici nell'uso di Network Manager, che è stabile e veloce nel passare da una rete all'altra.
Ma recandomi da Simone, che ha fastweb, ho scoperto un bug gravissimo: come faccio sempre, ho steso il cavo ethernet fino all'HAG di fastweb e ho aperto Firefox: Network manager si è bloccato, tentando di recuperare i dati di connessione dal DHCP. L'ultima volta che sono andato da Simone con Ubuntu 8.04 non ho avuto problemi di sorta.
Scopro così questo ennesimo bug di network manager, a quanto pare legato alla rilevazione dell' MTU. Il workaround proposto ha funzionato, ma qui non posso proprio esimermi da una posizione dura.
Nell'anno del Signore 2008 non è ammissibile che un sistema operativo moderno, indipendentemente dal fatto che sia commerciale, gratuito, open source, free software abbia problemi protocollari con una semplice ethernet cablata. Posso comprendere le difficoltà dei driver, il mancato supporto dei produttori, ma la gestione dello stack TCP/IP proprio no.
Ho ricevuto inoltre diverse segnalazioni di malfunzionamenti e difetti di questo componente.
Marco (astronauticast), vittima del digital divide mi segnala ad esempio il mancato supporto alle connessioni dial up, che non ho verificato ma è in effetti molto grave (in mobilità può sempre servire, anche se ci si collega principalmente con il broadband).
Un altro Marco (casapizza) invece punta il dito sulla gestione degli IP fissi. Ho verificato l'accusa modificando “auto eth0”, la connessione predefinita, per impostare un IP statico invece di quello dinamico assegnato dal DHCP. In effetti al riavvio non c'è più traccia della modifica.
Ho provato allora a creare una nuova connessione con IP fisso, rimuovere “connetti automaticamente” da auto eth0 ed assegnare questo checkbox alla nuova connessione.
 
Network Manager e IP Statico
 
Il pc si collega con l'ip impostato in network manager, anche al riavvio, ma la connessione ad auto eth0 è misteriosamente sparita. E' indubbio che NM 0.7 sia ancora pieno di bug, soprattutto nelle modalità di funzionamento meno diffuse e quindi meno testate, e rappresenta un grave tallone d'achille alla qualità percepita del sistema.
 

Samba

Samba questa volta ha funzionato alla perfezione, complice (credo) la mia scelta di non installare Firestarter. Come si evince dall'immagine qui sotto sono riuscito al primo colpo a vedere ed interagire con il mio computer fisso (al momento con Kubuntu 8.10) e con la condivisione di Windows 2000 che girava in VirtualBox sempre su quel computer.
 
Tutti felici con Samba
 
Continua a mancare un pannello di configurazione delle impostazioni di Samba, e operazioni come il semplice cambio del nome del gruppo di lavoro (di default WORKGROUP) non sono possibili da interfaccia grafica senza installare altro software. Potrei essere io che continuo a non trovarlo dopo più di sei mesi, ma ancora attendo smentita a questa mia ipotesi dalla recensione della 8.04. Analogamente mi farebbe molto piacere per la 8.10, scoprire che si tratta solo di una mia distrazione.
 

Flash 10.

Alla prima visita di youtube, o ad un altro sito che utilizza Flash, viene proposta l'installazione di questo software proprietario, la tanto attesa versione 10.
Diciamo subito che questo nuovo step evolutivo non fa miracoli, ma rappresenta di sicuro un punto importante per il mondo linux in quanto è il primo Flash che vanta le stesse funzioni su tutte e tre le piattaforme, ed è stato rilasciato contemporaneamente.
Seppur ritengo ci siano ancora spazi per miglioramenti a livello prestazionale, comparando la versione linux con quella Windows, i passi avanti si percepiscono ad occhio nudo.
Non mi era mai capitato, ad esempio di riprodurre un video di youtube e vedere la frequenza della CPU rimanere a livelli minimi come in questo caso:
 
Video Flash a basso uso di CPU
 
 
Si noti un leggero glitch nell'indicazione dell'unità di misura, sicuramente causato dall'aumento di frequenza a 1,06 Ghz dovuto allo screen capture. L'ho lasciato a dimostrazione che la frequenza della CPU non era bloccata a 798 Mhz.
Sempre parlando di glitch, ogni tanto il nuovo flash ne propone qualcuno, ma in generale le prestazioni e la qualità sono migliorate dalla precedenti versioni. Anche le funzioni di visualizzazione tridimensionale accelerate dall'hardware, funzionano egregiamente.
Non mi risulta che Flash sia disponibile nativamente per sistemi a 64 bit.
Uscita a 12 ore dalla stesura di questa recensione! (Porterà bene? Dov'è il driver per la chiavetta TIM?)
 

PulseAudio.

E' oramai chiaro che, dal punto di vista delle applicazioni consumer, uno dei punti più deboli di Linux in generale, e di Ubuntu in particolare, sia l'audio. Al tempo del solo ALSA, il supporto non si poteva certo dire all'avanguardia, ma quanto meno era stabile e non generava eccessive confusioni.
Personalmente ritengo l'introduzione di PulseAudio in ubuntu 8.04 un vero e proprio disastro, tanto che come è noto l'ho presto eliminato per tornare ad ALSA, al limite accoppiato a Jack per qualche esperimento più avanzato.
Date le premesse, in questo settore non si poteva che migliorare, e così è stato fatto.
Ora tutte le applicazioni di default lavorano bene con PulseAudio, Flash compreso. Anche Skype riconosce pulse come dispositivo di input/output ma io e molti altri, a giudicare dai forum, abbiamo avuto problemi.
La regressione ad ALSA in questo caso è più complessa, visto che molte applicazioni sono configurate per funzionare direttamente con Pulse, non basta specificare che sia ALSA il layer audio predefinito dal pannello dell'audio.
Gli sviluppatori di Pulse hanno criticato in passato Ubuntu per essere stata una delle peggiori distribuzioni nell'ambito dell'integrazione con il loro server audio, e relativamente ad Hardy, hanno ragione al 100%.
Con Intrepid c'è stato un miglioramento, ma la situazione dell'audio è ancora critica per un utente alle prime armi. Volete davvero scegliere tra NOVE mixer differenti?
Proseguendo con lo sviluppo sempre più applicazioni useranno PulseAudio, e posso almeno in linea teorica capire l'introduzione anticipata di questo server audio: diventare il sistema audio di default dà una scossa agli sviluppatori di applicazioni per supportarlo; questo però non può assolutamente avvenire a spese degli utenti, come è capitato in Hardy e come capita in minor misura in Intrepid.
I progressi lenti, la mancanza di uno standard ben definito e l'autarchia di KDE non mi rendono particolarmente ottimista per l'audio Linux nel prossimo futuro.
Mi rendo conto che a causa del podcast, mi ritrovo in una posizione tale per cui l'audio (moderatamente) avanzato è un requisito fondamentale, mentre per la maggior parte degli utenti ascoltare musica e qualche video su youtube è più che sufficiente. Sotto questo punto di vista si sono fatti passi avanti, visto che tutte le applicazioni installate di default e anche il plugin Flash funzionano a dovere in PulseAudio. Per quanto riguarda la registrazione, l'editing e il routing dei flussi attraverso PulseAudio, sto ottenendo proprio in questi ultimi giorni risultati davvero incoraggianti, indubbiamente insperati. Di certo ho dovuto modificare le mie abitudini, recuperare dai repository tutte le applicazioni di controllo del server audio assurdamente oscurate, ma sto davvero facendo passi da gigante nel trasferire la mia produzione audio da Alsa a Pulse. Spero al più presto di poter raccogliere in maniera organica le informazioni trovate durante le sperimentazioni e metterle a disposizione dei lettori in futuro.
Credo sia davvero fondamentale che Ubuntu mascheri (ma solo di default) le budella del sottosistema audio in un controllo semplice ed intuitivo che non possa dare adito ad ambiguità, come invece accade oggi con la presenza contemporanea dei diversi sistemi per i quali è a volte difficile stabilire ogni controllo a che livello agisce. Mi riferisco naturalmente alle sole impostazioni lato utente, è naturale che Alsa e PulseAudio debbano continuare a convivere, visto che agiscono a livelli differenti, con compiti differenti e sono necessari l'uno all'altro.
 

Accessibilità.

Continua a grandi passi lo sviluppo per la realizzazione di un sistema Linux accessibile. Orca è installato meglio, già perfettamente configurato e disponibile nel menù applicazioni. Questo significa che un utente non vedente può utilizzare qualunque installazione di Ubuntu 8.10, anche già installata ed avviata semplicemente ricordando la sequenza di tasti (Alt-F1, giù, giu, destra, invio), oppure la tradizionale Alt-F2, digitare “orca” e invio.
 

ALTRO SOFTWARE

 

Evolution

Non ho investigato questo aspetto ma Evolution ha chiesto, al primo avvio, di convertire il database in SQLite, che solitamente è cosa buona considerando velocità e leggerezza di questo mini-DB. Non so cosa ci fosse prima (solo un'altra versione di SQLite?), ma la velocità è aumentata.
Evolution è a mio avviso il migliore client di posta per Linux, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli account IMAP.
 

Codec Commerciali

Non sono sicuro che sia una nuova feature, ma non ricordo di averla vista nelle precedenti versioni, quindi prendete questo paragrafo con il beneficio del dubbio.
Come sempre accade al primo tentativo di apertura di un file afflitto da brevetti (es. mp3), è richiesta l'installazione dei codec proprietari/encumberd.
Viene inoltre fornita la possibilità di acquistare i codec di Fluendo legalmente, direttamente dallo store di Canonical.
 
Codec commerciali di Fluendo
 

Synaptic

Piccole modifiche anche al Packet Manager Synaptic. E' stata introdotta una comodissima finestra di ricerca rapida che permette di raffinare ulteriormente le ricerche, nel caso in cui queste diano molti risultati.
 
Synaptic Packet Manager

 

OpenOffice 3.0

Per motivi più che condivisibili OpenOffice 3.0 sarà rilasciato solo al primo aggiornamento di Dicembre, nei repository backport, ed è comunque installabile dai repository non ufficiali (e non supportati) presenti su launchpad.
Personalmente non sono un grande utente di OpenOffice e non sento eccessivamente la mancanza della nuova versione, che installerò quando presente sui repos ufficiali, ma credo che se l'approccio della prudenza mostrato in questa situazione fosse applicata anche ad altri componenti, molti dei problemi qui riscontrati sarebbero spariti.
Se avete necessità della nuova versione di OpenOffice il repository non ufficiale è questo:
 
deb http://ppa.launchpad.net/openoffice-pkgs/ubuntu intrepid main
 
(va inserito in synaptic, Impostazioni->Archivi dei pacchetti->Software di terze parti->Aggiungi e copiate e incollate la riga qui sopra)

CONCLUSIONI

 

Riassumendo...

Dopo quasi 25.000 battute non credo sia necessario esplicitarlo, ma ritengo Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex di gran lunga superiore alla precedente versione 8.04 che davvero mi aveva lasciato non poco interdetto.
Sono davvero lieto della generale qualità del sistema operativo, e sono sorpreso dell'eccellente stabilità generale, soprattutto in considerazione di notevoli modifiche strutturali come il passaggio a X.org X11 7.4 e al nuovo Xserver.
Tuttavia manca la percezione di miglioramento assoluto che ho avuto ad esempio passando dall'annata 6 a quella 7 (7.04 – 7.10) della quale ho senza dubbio un ricordo migliore di quella attuale (si sa però che il tempo lenisce il dolore...)
 

Cosa manca

Credo che per prima cosa Ubuntu necessiti di razionalizzare la gestione del sistema operativo. Sotto questo punto di vista molte distribuzioni concorrenti come OpenSuse e Mandriva hanno optato per un centro di controllo personalizzato (YAST e Drakconf rispettivamente) che personalmente apprezzo molto. La strada però non deve essere per forza questa, un primo passo si potrebbe compiere riorganizzando il menù “sistema”, troppo affollato e dispersivo, in sottocategorie che raggruppino le principali funzioni in modo più organico.
 

Regression, Regression, Regression

La regressione è uno dei problemi più gravi che affligge i sistemi operativi, non solo linux e non solo Ubuntu. Ma non c'è nulla di più frustrante che scoprire che dopo un aggiornamento qualcosa che ha sempre funzionato perfettamente, ha smesso improvvisamente di farlo, o una funzione usata quotidianamente non è più presente. Purtroppo in un sistema complesso come una distribuzione Linux, in cui molti team lavorano a progetti separati e non sempre con la dovuta comunicazione, questo problema è estremamente difficile da risolvere ma deve comunque essere ritenuto una priorità, soprattutto con un ciclo di aggiornamento di soli sei mesi.

 

Una vera Linux Standard Base per il desktop

In passato sono stati tentati diversi approcci per standardizzare e rendere interoperabile la piattaforma “Linux”, con scarso successo.
Seppure la massa critica di utenti sia ancora lontana dal raggiungimento, credo sia giunto il momento in cui è necessario, per le maggiori distribuzioni orientate al desktop, riunirsi intorno ad un tavolo e discutere della possibilità di lavorare insieme per rendere più facile per l'utente alle prime armi l'installazione di componenti vitali come ad esempio i driver hardware, soprattutto se questi non sono presenti nei repository. L'esperienza dovrebbe essere resa più simile a quella che si ha nei sistemi Windows e Mac, elaborando un sistema che permetta all'utente un'installazione semplificata, e alle aziende produttrici il rilascio di driver che coprano il maggior numero di distribuzioni possibile, con il minore sforzo. Sotto questo punto di vista, strumenti come DKMS di Dell, introdotto in Ubuntu 8.10 possono rappresentare, almeno sotto il profilo strettamente tecnico, un passo avnti in questa direzione.
Uno dei miei discorsi “da bar” da tempo immemore riguarda la necessità di introdurre quello che chiamo -scherzando- “DirectX for Linux”, che non è assolutamente quello che sembra, ma semplicemente la scelta di una serie di piattaforme e librerie da considerarsi standard per lo sviluppo di giochi sotto linux e che possano funzionare su ogni distribuzione e con ogni ambiente desktop (per l'audio ad esempio è un problema non trascurabile, nè banale).
Questo renderebbe (almeno nella mia testa, e spesso davanti ad una birra) molto più facile realizzare, installare e distribuire giochi Open Source sotto Linux, anche nel caso in cui questi non siano presenti nei repository della propria distribuzione. La lista delle dipendenze collasserebbe in un “Questo gioco richiede DXFL ; - ) V3.0” così come avviene per i giochi Windows. Il tutto si risolverebbe con l'installazione da repository di un solo (meta)pacchetto. Non credo che con le dimensioni dei dischi attuali sia un grosso problema installare in un colpo solo una serie di librerie considerate standard per il gaming open source, anche se non tutte saranno poi effettivamente utilizzate (es. Pygame potrebbe essere installato ma non usato dai giochi scritti in C). Ciò potrebbe spingere gli sviluppatori verso l'uso delle librerie supportate, diminuendo la granularità delle soluzioni adottate, aumentando l'interoperabilità, creando una solida piattaforma per il gaming e magari dando vita a progetti collaterali come ambienti di sviluppo appositamente dedicati a questo scopo.

 

Semplicità attraverso l'oscurità non è la strada giusta.

Non condivido la scelta di Ubuntu di mantenere il sistema semplice anche attraverso la rimozione dall'interfaccia grafica di alcune funzioni fondamentali all'amministrazione del sistema.
Credo invece che sia necessario fornire un maggior numero di funzioni a basso livello immediatamente accessibili, ma posizionate in modo da separarle da quelle d'uso quotidiano, e proteggerle da un uso scorretto e potenzialmente dannoso.
Se il file fstab non dovrebbe essere modificato da mano inesperta, deve essere possibile decidere se montare un drive all'avvio, se si vuole modificare le regole di accesso ad un disco di windows, magari limitando la gestione dei volumi NTFS alla sola lettura. Operazioni come queste o più banalmente il cambio del gruppo di lavoro in Samba, l'installazione di nuovi Font o la semplice etichettatura di una penna USB dovrebbero essere a portata di mano, senza ricorre a complicati tutorial o all'installazione di altro software, spesso difficile da identificare.
 

Concludendo...

La mia conclusione non può che essere una sola. Ubuntu  torna ad essere una eccellente distribuzione, aggiungendo ai suoi cardini (ottimo supporto, comunità sterminata) una solida base sulla quale crescere, perché la strada per entrare davvero in ogni casa è ancora molto lunga e come sempre, più piacevole se percorsa in compagnia.
 
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5nov/080

Scrolling a due dita stile Mac, anche su Ubuntu e Kubuntu 8.10 Intrepid Ibex

Com'era facilmente prevedibile, data l'introduzione della nuova versione del server grafico in Ubuntu e Kubuntu 8.10 Intrepid Ibex, il metodo tradizionale per ottenere lo scorrimento a due dita in Linux (via xorg.conf) non funziona più.

Ho aggiornato il mio post per ottenere questa comoda funzione anche sulle nuove versioni di Ubuntu.

Testato con Ubuntu 8.10, dovrebbe funzionare anche in Kubuntu e probabilmente con la maggior parte delle distribuzioni che utilizzano Xorg 7.4

Il post con le istruzioni si trova qui.

 

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